in

Visto per fidanzati? In Inghilterra si può!

Lo speciale visto proposto sette anni fa dai lettori di Stranieriinitalia è una realtà ma solo in Gran Bretagna


Roma – 3 dicembre 2010 – “Come faccio a far arrivare il mio fidanzato ucraino in Italia?”. “Vorrei sposare la mia fidanzata moldava ma siamo in attesa che le concedano il visto per venire in Italia. Quanto dobbiamo aspettare?”

Sono voci raccolte nel nostro forum che raccontano le tribolazione di tanti italiani che hanno un partner straniero. Quello degli “innamorati oltre frontiera” è un problema annoso, già nel 2003 i lettori di Stranieriinitalia.it lanciarono una petizione per l’istituzione di un “visto di fidanzamento” che desse una possibilità alle coppie che rivendicavano il proprio diritto alla convivenza, di riunirsi.

Ad oggi, però, la strada più battuta da chi vuole far arrivare in Italia la sua anima gemella” è ancora la richiesta di un visto per turismo. Un percorso tutt’altro che facile.

"Se non si è già sposati, per far entrare un partner proveniente da un paese extra UE e che non aderisce alle convenzioni Schengen c’è bisogno di un visto, ovvero un’autorizzazione all’ingresso. Il visto per turismo, ad esempio, consente un soggiorno per 90 giorni" spiega l’avvocato Mascia Salvatore.

"Ma l’ottenimento di questo visto – prosegue Salvatore – è reso molto difficile da garanzie molto stringenti su dove si soggiornerà, sulle risorse economiche a disposizione e sulla coprertura sanitaria. A queste si aggiunge un’ampia discrezionalità delle ambasciate, poco inclini a rilasciare visti per i cittadini di Paesi a forte pressione migratoria". 

Se in Italia il "visto di fidanzamento" rimane ancora un’utopia, in Gran Bretagna è già una realtà, come spiega Federica Gaida, caporedattrice di Foreignersinuk.co.uk. "Nel Regno Unito i cittadini inglesi e gli stranieri con un permesso permanente, hanno la possibilità di richiedere il permesso d’ingresso per il proprio partner all’ambasciata britannica,  figurando come "sponsor" e  con la promessa che presto convoleranno a nozze" dice Gaida.

Il governo inglese pone diverse condizioni. "I fidanzati – chirisce l’esperta – devono avere più di 21 anni, devono essersi conosciuti prima della richiesta e lo sponsor deve avere una condizione economica tale da garantire il mantenimento di entrambi senza ricorre ai fondi pubblici prima e dopo il matrimonio".

Soddisfatti questi requisiti si può inoltrare la richiesta del “visto di  fidanzamento” all’ambasciata britannica che , se approvata, concederà un visto d’ingresso inizialmente di 6 mesi.

Leggi anche “A Guide on Fiance or proposed civil partner (same sex) visas

Marco Iorio

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Finita la protesta sulla torre a Milano

Se non può essere sanatoria, che sia almeno decreto flussi