Enti e associazioni dovranno iscriversi una volta sola, online importi versati e rendicontazione. Le novità in un decreto del governo
Roma – 31 agosto 2016 – Cambiano le regole del 5 per mille, uno dei canali di finanziamento del mondo del volontariato.
Finora, per beneficiare di quella piccola arte dell’Irpef, enti e associazioni dovevano chiedere ogni anno all’Agenzia delle Entrate l’iscrizione in un elenco e presentare un’autocertificazione sulla persistenza dei requisiti. Gli anni successivi erano tenuti a ripetere ogni volta la stessa procedura.
Un decreto del governo pubblicato il 9 agosto in Gazzetta Ufficiale prevede invece che, una volta iscritti all’elenco dei beneficiari, lo si rimanga anche negli anni successivi, senza dover ripresentare domanda e autocertificazione. Solo in caso di variazioni di variazione del rappresentante legale bisognerà presentare una nuova dichiarazione e se si perdono i requisiti bisognerà chiedere al revoca dell’iscrizione.
L’Agenzia delle Entrate pubblicherà entro il 31 marzo di ogni anno un elenco aggiornato dei beneficiari del 5 per 1000. Enti e associazioni che si sono iscritte quest’anno già faranno parte della lista e non dovranno presentare altre domande nel 2017.
Novità anche sul fronte della trasparenza. Il ministero del lavoro, che eroga il 5 per mille per il volontariato, dovrò pubblicare sul proprio sito web l’ elenco dei soggetti ai quali sono andati i soldi, con data e importo. Quegli stessi soggetti saranno inoltre tenuti a rendicontare dettagliatamente come utilizzano il contributo, in prospetti che pure saranno pubblicati online dal ministero.
Quest’anno erano oltre 40 mila le realtà del volontariato iscritte ai quali si poteva destinare il 5 per mille, dalle piccole associazioni rionali alle organizzazioni umanitarie internazionali. Molte di queste sono attive anche sul fronte dell’immigrazione.
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