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Zaia: “Le decisioni della Germania sull’immigrazione avranno ripercussioni in Europa”

Affondo sui sermoni degli imam “Se non sono compresi da tutti, si tratta di  sette esclusive”

Roma – 19 ottobre 2010 – Per il presidente del Veneto, Luca Zaia, le affermazioni di Angela Merkel sul ”fallimento” del multiculturalismo in Germania evidenziano che si e’ di fronte ”a un problema oggettivo e comune ai diversi paesi europei”.
 
Dalle pagine del Gazzettino, Zaia  scrive oggi che “La Germania  e’ un Paese democratico e molto attento ai diritti civili. E quello che deciderà di fare la Germania non potrà non avere ripercussioni anche sul resto d’Europa”
 
La cancelliera Merkel, osserva Zaia, "può dire serenamente quello che pensa su immigrazione, multiculturalismo e integrazione, senza che si apra l’inevitabile le polemiche sul razzismo che invece colpiscono i leghisti quando cercano di affrontare questo problema".
 
Per il Governatore del Veneto, di fronte alla preoccupazione non solo della Merkel ma anche degli altri leader europei, emerge che "la questione non è più solo la quantità di popolazione straniera che i nostri Paesi sono in grado di ospitare, ma anche la qualità della convivenza."
 
“Chi viene in Italia deve apprendere i valori di civiltà che trova qui, sforzarsi di imparare la lingua e deve rispettare le leggi e i costumi del Paese” scrive ancora Zaia.
 
Infine, il Governatore leghista,  affronta la questione della religione in Italia come nodo  problematico per l’integrazione: ”Ognuno è libero di professare la propria fede, ma questo non può minare la sicurezza e la coesione di un Paese. Tutti  devono essere in grado di comprendere i sermoni dei religiosi, che vanno pronunciati in italiano. Altrimenti non si tratterebbe più di religione ma, nel migliore dei casi, di sette esclusive”
 
Marco Iorio
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