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Sette Regioni da oggi sono in zona bianca: ecco cosa cambia

Roma, 14 giugno 2021 – A partire da oggi, 14 giugno, sette Regioni si aggiungono all’elenco dei territori in zona bianca. Si tratta di Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Provincia autonoma di Trento. Così, diventano ufficialmente 13 le Regioni nella fascia di rischio più bassa, quella che impone meno restrizioni e misure anti covid. Ma cosa cambia da zona gialla a zona bianca? Vediamo le nuove regole.

Zona bianca 14 giugno, le nuove regole

Oltre 40 milioni di Italiani, quindi, da oggi, 14 giugno, vivono in zona bianca. In questa fascia di rischio rimane l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, così come resta il divieto di assembramento. Cade, invece, una delle regole meno apprezzate dai cittadini: il coprifuoco. In zona bianca, infatti, non ci sono più limiti sugli spostamenti, così come per gli orari di apertura e chiusura dei locali. Inoltre, si cancella anche la restrizione che imponeva massimo quattro commensali allo stesso tavolo. All’aperto, infatti, si potrà tornare a fare le tavolate, mentre nei locali al chiuso i tavoli potranno essere occupati da massimo sei persone, a meno che non siano conviventi.

Piano piano, quindi, sembra che l’Italia stia tornando a vivere la tanto attesa normalità. Anche grazie alla campagna vaccinale. L’indie Rt, infatti, è stabile a 0,68, e il valore medio nazionale dell’incidenza dei casi di Covid scende giorno dopo giorno, attestandosi a 26 casi ogni 100 mila abitanti. Proprio per questo, secondo i dati, entro la fine del mese tutta la Penisola dovrebbe riuscire a entrare in zona bianca.

“Vorrei riaffermare con forza che la campagna vaccinale è un’arma fondamentale per superare questa fase. Quello di oggi un giorno importante per il nostro paese perché arriveremo a due terzi degli italiani che saranno in zona bianca. E’ una notizia molto buona che testimonia il positivo andamento della campagna di vaccinazione. Siamo ormai a 42 milioni di dosi somministrate con un italiano su due che ha avuto la prima dose. Dobbiamo insistere su questo terreno e continuare con ogni energia la campagna di vaccinazione, arma vera per provare ad aprire una fase diversa”, ha dichiarato infatti il ministro della Salute Roberto Speranza.

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