Roma, 19 febbraio 2021 – Entro questa sera il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà una nuova ordinanza con la quale verranno modificate le zone a colori che dividono, a causa della diffusione del covid, le Regioni d’Italia in gialle, arancioni e rosse. Qualche cambiamento, infatti, a partire da domenica 21 febbraio, ci sarà: Emilia Romagna, Molise e Campania passano da essere gialle ad arancioni a causa dei nuovi dati forniti nel monitoraggio di oggi dell’Iss.
Zone Italia covid, cosa cambia domenica 21 febbraio
Sono tre le zone d’Italia che, a causa della diffusione del covid, torneranno a essere arancioni. Si tratta di Emilia Romagna, Campania e Molise. Più in generale, nessuna regione entrerà nella fascia rossa, ma in Umbria e nella Provincia di Bolzano sono state predisposte delle zone rosse a livello regionale per via dei numeri elevati. In fascia arancione, invece, si confermano: Abruzzo, Liguria. P.A. di Bolzano, P.A. di Trento, Toscana e Umbria. Come già sottolineato, a partier da domenica 21 febbraio, poi, a queste si aggiungeranno Emilia Romagna, Molise e Campania.
Riescono a rimanere in zona gialla, infine, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle D’Aosta e Veneto. Nessuna Regione, al momento, ha una situazione tale da permettere il rallentamento delle misure anti covid fino a entrare in fascia bianca.
Rezza: “Il sistema a fasce di colore per Regioni ha funzionato”
Continua quindi la divisione delle zone d’Italia in fasce colorate a causa della diffusione, ancora non del tutto controllata, del covid sul territorio. A spaventare particolarmente, poi, sono le nuove varianti. “Il sistema a fasce di colore per regioni ha funzionato anche se è migliorabile. I dati ci dicono che c’è una controtendenza verso un iniziale aumento dei casi”, ha spiegato l’epidemiologo Gianni Rezza durante la conferenza stampa sull’analisi del monitoraggio regionale. “Il quadro epidemiologico ci indica che Rt sta aumentando e vediamo che all’interno di diverse Regioni ci sono aree con incidenza molto elevata.
In parte questo è dovuto alla presenza di nuove varianti che hanno tendenza a una maggiore trasmissibilità. Dobbiamo agire molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti non ancora molto diffuse, ovvero la brasiliana e la sudafricana. Quindi all’interno delle Regioni vanno fatte delle zone rosse“.
>> Tutte le notizie di Stranieri In Italia