Ottime per i vegetariani, veloci da preparare: sono un piatto tipico in Israele, ma amato anche in alcuni paesi arabi
I falafel sono delle polpette fritte, a base di ceci (o a volte fave, come in Egitto) tritati con cipolla, aglio e coriandolo. Fanno parte della tradizione culinaria araba e mediorientale. Sono molto apprezzati in Siria, Palestina, Israele, Giordania, Turchia.
In particolare gli israeliani li considerano un proprio piatto nazionale. In Israele sono infatti serviti ovunque. In molti paesi vengono venduti per strada e nelle kebaberie. In Italia nei ristoranti specializzati di cucina ebraica i falafel figurano tra i primi delicatesse del menù, ma li si può assaggiare anche entrando in una pizzeria gestita da egiziani.
È una pietanza ottima per i vegetariani visto che è integralmente vegetale. In genere i falafel sono accompagnati da una salsa di sesamo, chiamata ‘tahina’, da insalata di pomodori e cetrioli e pita araba. È consigliabile mangiarli appena fatti.
– 2 tazze di ceci da lasciare in acqua per 24 ore
– 1 cipolla tritata
– 1 mazzetto di prezzemolo tritato
– 2 spicchi di aglio
– 2 cucchiaini di cumino
– 1 cucchiaio di coriandolo tritato
– olio per friggere
– sale e pepe
Preparazione:
Frullare i ceci, la cipolla, il prezzemolo, l’aglio, il cumino e il coriandolo e far riposare il composto per circa un’ora. Prepararvi poi delle polpettine di media grandezza e friggerle nell’olio. Se l’impasto risulta troppo liquido, si può aggiungere un po’ di farina.
I falafel vanno serviti caldi o freddi, su un letto di lattuga, e spesso sono conditi con l’hummus.