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Flussi. Pronti patronati, associazioni e consulenti

Possono compilare e inviare le domande dei datori di lavoro. Ma se la coda è troppo lunga si hanno meno chance

Roma – 14 gennaio 2010 – Patronati, consulenti del lavoro e associazioni di categoria scendono in campo per la nuova corsa alle quote.

Grazie agli accordi con il ministero dell’Interno, solo i loro operatori potranno compilare un numero illimitato di domande e, al momento giusto, inviarle tutte insieme con un solo clic. Le domande verranno però acquisite dal sistema una a una, secondo l’ordine in cui sono state compilate, e tra l’una e l’altra potranno infilarsi anche quelle inviate autonomamente da altri datori di lavoro.

Ogni patronato, consulente o associazione avrà una coda di domande per ciascun computer, ed è evidente che un datore di lavoro in fondo alla coda avrà meno chance rispetto a chi è nelle prime posizioni. Detto ciò, chi ha intenzione di farsi aiutare lo faccia subito: da lunedì 17 gennaio sarà già possibile compilare le domande, e quindi guadagnare le prime posizioni negli invii cumulativi.

I patronati offrono assistenza per i flussi gratuitamente, né possono obbligare a tesserarsi chi si rivolge ai loro sportelli. Le associazioni di categoria spediranno le domande dei loro soci, i consulenti del lavoro quelle dei clienti che assistono nella gestione quotidiana delle aziende.

Su tutti incombe il ricordo di ciò che accadde tre anni fa, quando gli invii cumulativi si bloccarono per un errore del sistema informatico del ministero dell’Interno.

Secondo l’Assindatcolf, che rappresenta i datori di lavoro domestico, “le modifiche apportate al sistema per evitare gli inconvenienti del decreto flussi 2007 sono interessanti”. Le novità, spiegava ieri l’associazione, dovrebbero infatti “garantire la stabilità del sistema a fronte del carico elevato di connessioni che si potrebbero verificare nei momenti iniziali dei click day” e “facilitare coloro che, come le famiglie, sono poco avvezzi all’uso degli strumenti informatici”.

“Ci hanno assicurato che il sistema è migliorato, ma siamo scottati dall’ultima esperienza. Per questo lavoreremo con prudenza, e moltiplicheremo i computer che inviano le domande, evitando code troppo lunghe” dice Piero Bombardieri, responsabile immigrazione di Ital Uil. Il suo patronato ha la presidenza di turno del Ce.Pa., sigla che riunisce anche  Inca-Cgil, Acli e Inas Cisl.

“I nostri servizi sono gratuiti, –conferma Bombardieri  – tuteliamo pensionati e altre persone che non possono pagare centinaia di euro a chi si offe di spedire le loro domande. Questo però non è il sistema giusto per i flussi di ingresso, non è democratico, troppe variabili: il pc è vecchio o è nuovo? si è in grado di usarlo? c’è l’adsl o no? Meglio un sorteggio…”

Da lunedì inizieranno a compilare le domande anche i consulenti del lavoro, aggiornati costantemente in questi giorni dal consiglio nazionale dell’Ordine. Naturalmente potranno spedire anche domande per colf e badanti, ma è chiaro che lavoreranno soprattutto per le aziende che cercano lavoratori subordinati non domestici. 

“Puntiamo soprattutto alla qualità e alla professionalità del servizio. I consulenti del lavoro conoscono perfettamente la situazione dell’azienda, sanno valutare i requisiti per l’assunzione e gestire tutti gli altri aspetti, dalle condizioni contrattuali all’idoneità dell’alloggio” dice Silvia Bradaschia, della Fondazione Studi.

Tutti pronti, quindi. E tra poco si parte.

Elvio Pasca

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