o adozione di un codice etico che individui regole di comportamento anti-discriminatorio a livello sia orizzontale (tra lavoratori) che verticale (datore di lavoro – dipendenti) ;
o adozione di norme e regole anti- infortunistiche tradotte nelle lingue di provenienza dei lavoratori;
o creazione di spazi comuni destinati all’integrazione;
o previsione di mense con diversità di cibo;
o creazione di luoghi di culto;
o conoscenza multi-lingusitica quale strumento di: riduzione della vulnerabilità psicologica, facilitazione di dialogo e integrazione, sviluppo del senso di soddisfazione al lavoro;
o conoscenza delle potenzialità e delle competenze di ciascun soggetto che potranno essere usate all’interno del luogo di lavoro come strumento di arricchimento;
o interiorizzazione delle politiche anti-discriminatorie aziendali per sviluppare il senso di appartenenza del lavoratore all’azienda;
o programmazione di un calendario lavorativo che favorisca il rispetto delle festività di altri paesi.
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