I casi di discriminazione relativi all’erogazione di servizi da parte sia di enti pubblici che privati riguardano molteplici settori che incidono nella vita quotidiana di una persona.
Essi possono essere così sommariamente indicati:
– iscrizione anagrafica;
– concessione della residenza, in particolare con riferimento alla tipologia di alloggio (baracche, roulottes, campers, ecc…);
– difficoltà di iscrizione dei minori nelle scuole di infanzia;
– accesso ai servizi finanziari;
– vendita di biglietti ridotti per accesso in musei o mostre a favore solo di cittadini comunitari;
– difficoltà di accesso in discoteca o in altri luoghi pubblici di ritrovo (bar, ristoranti, pub, ecc…) spesso giustificati con motivazione legate all’abbigliamento non idoneo;
– controlli effettuati esclusivamente su stranieri sui trasporti pubblici;
– affissione di manifesti di matrice politica che rappresentano immagini legate a stereotipi relativi a caratteristiche somatiche, culturali, religiose che hanno quale effetto quello di contribuire alla determinazione di comportamenti discriminatori nei confronti della categoria rappresentata.
giurisprudenza di riferimento :
Tribunale di Milano, sentenza 21 marzo 2002, sul trattamento subito da uno straniero nella formazione delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica a causa dell’attribuzione di un punteggio aggiuntivo ai richiedenti di nazionalità italiana da parte del Comune di Milano; Tribunale civile di Monza, ordinanza 2 marzo 2005, sulla concessione di provvidenze economiche (trattamento economico di inabilità); TAR Lombardia, ordinanza n. 264, del 25 febbraio 2005 sull’annullamento della delibera della Giunta Comunale, alternatività e non cumulabilità dei requisiti relativi alla condizione di reciprocità ed alla titolarità della carta di soggiorno o del permesso di soggiorno;
Tribunale di Padova, sentenza 19 maggio 2005, sull’applicazione di condizioni di prezzo svantaggiose nell’offerta di servizi offerti al pubblico; Tribunale di Trento, ordinanza del 4 luglio 2002, sulle differenziate modalità di accesso a determinate formule di finanziamento per l’acquisto di beni da parte di cittadini extra comunitari; Cassazione Penale, sezione III, sentenza n. 46783, del 5 dicembre 2005, sul rifiuto di un gestore di un bar di servire consumazioni a cittadini extra comunitari; Tribunale di Trento, ordinanza del 23 settembre 2002 accesso al credito con modalità diverse per i cittadini stranieri, modalità e documenti richiesti per accedere ad un finanziamento;
Corte costituzionale, sentenza n. 432, del 2 dicembre 2005, sull’erogazione trasporto pubblico, illegittimità costituzionale della norma di riferimento nella parte in cui non include i cittadini stranieri residenti nella regione Lombardia fra gli aventi il diritto alla circolazione gratuita sui servizi di trasporto pubblico di linea riconosciuto alle persone totalmente invalide per cause civili;
Tribunale civile di Firenze, ordinanza 30 dicembre 1999, trattamento discriminatorio da parte di un controllore ATAF nei confronti di straniera di origine sudamericana;
Tribunale di Bologna, ordinanza del 23 dicembre 2006, inserimento automatico di una cittadina cinese nella fascia reddituale massima dell’Università Bocconi ai fini della determinazione della retta annuale a motivo della sua cittadinanza extracomunitaria.
Comitato per l’Eliminazione della discriminazione razziale, parere 6 aprile 1999, ricorso n. 10/1997, Ziad Ben Ahmed habassi c. Danimarca, rifiuto di una banca di concedere un finanziamento per l’acquisto di beni ad un cittadino tunisino titolare di un permesso di soggiorno permanente in Danimarca a causa della mancanza della cittadinanza danese;
Comitato per l’Eliminazione della discriminazione razziale,parere 9 agosto 2001, ricorso 11/1998 Lacko Miroslav c. Slovacchia, rifiuto da parte di un gestore di un ristorante di servire alcune persone in quanto appartenenti all’etnia Rom;
Comitato per l’Eliminazione della discriminazione razziale, parere 16 marzo 1993, ricorso n. 4/1991, L.K. c. Paesi Bassi, impossibilità per un cittadino marocchino di accedere ad un alloggio di edilizia residenziale pubblica comunale a causa delle minacce di azioni violente a sfondo razziale rivoltegli da parte di un gruppo di residenti della zona.
Comitato per l’Eliminazione della discriminazione razziale, parere 1 novembre 2000, ricorso 13/1998, Koptova Anna c. Slovacchia, divieto imposto da due comuni di consentire l’accesso e lo stabilimento nel proprio territorio di famiglie appartenenti all’etnia Rom;
Comitato per l’Eliminazione della discriminazione razziale, parere 8 maggio 2000, ricorso n. 16/1999 Ahmad Kashif c. Danimarca, affermazioni offensive da parte di un professore e dal direttore di un istituto scolastico nei riguardi di alcuni studenti stranieri di origini pakistane.
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