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“Caro Babbo Natale, sono un italiano d’Albania…”

La letterina di Arber Agalliu: "Sulla riforma della cittadinanza tanto fumo e niente arrosto. Ma la speranza è l’ultima a morire…"

Roma – 20 dicembre 2012 – Arber Agalliu ha ventiquattro anni, ma ancora crede in Babbo Natale. E gli spedito una letterina speciale.

Studente di scienze politiche media e giornalismo all'Università di Firenze, nato in Albania e cresciuto a Montevarchi, in provincia di Arezzo,  è co-fondatore della Rete degli Albanesi in Toscana. Politicamente e socialmente attivo oggi ha fatto della modifica della legge che regolamenta l'acquisizione della cittadinanza la sua principale battaglia.

"Ero fiducioso nel Governo dei tecnici – racconta Agalliu – ma soprattutto nella figura del ministro dell’integrazione Riccardi, speravo fortemente che insieme al Presidente della Repubblica potessero cambiare qualcosa, invece ad oggi il Governo sta sciogliendo le Camere senza aver approvato nessuna modifica. In Italia si dice: tanto fumo e niente arrosto. Però si dice anche la speranza è l’ultima a morire. Beh, speriamo di non lasciarla sola prima che qualcosa cambi veramente". 


S.O.

Caro Babbo Natale,

sono Arber, un ragazzo albanese. Diciamo italiano nato in Albania, sono cresciuto in Italia, te lo assicuro che sono cresciuto in Italia!! Ci tengo a precisarlo perché non vorrei che tu pensassi che si tratti della solita letterina inviata dai soliti immigrati clandestini che ti chiedono come regalo il solito Permesso di Soggiorno.

Ripeto, vivo in Italia da 15 anni e per mia fortuna possiedo una Carta di Soggiorno a tempo indeterminato (di cittadinanza manco se ne parla), che mi permette di stare un pò più tranquillo, senza dover pensare a come rinnovare i documenti in assenza di un lavoro in questo momento di crisi, così almeno posso pensare di finire in tranquillità gli studi come tutti i miei coetanei.

Caro Babbo Natale, ti do una notizia, Bersani ha vinto le Primarie del Centrosinistra. Se dovesse arrivare alla Presidenza del Consiglio, ti chiedo solo di ricordargli di mantenere la parola data e di rivedere (ma rivedere bene!) la legge n.91 del 1992, quella sulla cittadinanza.

E' vergognoso che nel 2013 tanti ragazzini che sono nati in Italia, rischino di essere espulsi da questo paese insieme alla loro famiglia solo perché i genitori non riescono a rinnovare il permesso di soggiorno a causa della disoccupazione. Inoltre ti chiedo di fare un altro po’ di pressione sul nuovo governo per fargli cambiare magari anche la Bossi-Fini, una legge che già dal nome dovrebbe essere incostituzionale.

Visto che ci siamo, ti dispiace se ti chiedo qualche altra cosa?? Ad esempio volevo chiederti se potevi diminuire la disoccupazione giovanile, la Fornero non ci ha messo le mani, e a noi le mani non ci rimane che mettercele in tasca. Anzi, che ne dici se metti una buona parola in giro per noi giovani, con tutte le conoscenze che hai un lavoretto in nero tu ce lo trovi, se poi vogliamo seguire le regole ci va bene anche un contratto a chiamata, tanto si sa come va a finire che a chiamare tutti i giorni è la mamma per chiederci a che ora finiamo di lavorare.

 Eh si, la mamma, purtroppo molti giovani vivono ancora in casa con i genitori, lo so che ti starai mettendo a ridere, ma vedi amico mio, nessuno di noi ha avuto la fortuna di trovarsi un lavoro come il tuo.

Non te la prendere, non volevo offenderti, lo so che anche te non hai un contratto fisso, ogni anno sei costretto a cambiare posto di lavoro, deve essere davvero dura, mi ricordo bene quando ti facevano svolazzare con le renne per i cieli a distribuire Coca Cola, poi hanno preferito gli orsi del Polo Sud e a te ti hanno spedito a buttarti da un camino sopra un panettone morbido morbido, ora addirittura ho notato che lavori in coppia con Belen Rodriguez, istallate modem in giro per l’Italia. Lasciatelo dire, sei proprio una persona in gamba che si adatta a qualsiasi tipo di lavoro, non come noi che siamo troppo "choosy"…

Arber Agalliu

 

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