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Dariya Derkach: “Voglio indossare la maglia azzurra, gli altri colori non m’interessano”

Atleta dall’accento campano, campionessa di fatto, ma non di diritto: “Sogno un salto azzurro alle Olimpiadi”

Roma, 12 dicembre 2012 – Con un balzo di sei metri e quarantacinque centimetri, Dariya Derkach nel 2011 si è aggiudicata il primo posto come miglior under 20 al mondo nel salto in lungo. Tredici metri e cinquantasei centimetri le sono valsi, invecem, il secondo per il salto triplo.

Ha 19 anni, è nata in Ucraina e nel 2002 è arrivata a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, dove studia, si allena e vive con la sua famiglia.

"L’amore per lo sport è di casa, i miei genitori erano entrambi atleti e al campo sportivo ho iniziato ad andarci quando stavo ancora nel passeggino". Dariya ci racconta i suoi primi passi d'atleta: "Da bambina ho cominciato con la piscina e il tennis, mentre all’età di 15 anni ho abbracciato l’atletica leggera in modo rigoroso".

"La disciplina che preferisco è il salto in lungo, ma pratico anche tutte le altre” continua l’atleta. "Sono una ragazza competitiva e il momento della gara è quello in cui trovo me stessa. Papà è il mio allenatore e con lui c’è un rapporto unico, siamo praticamente amici e non potrei allenarmi con qualcun altro".

Ogni giorno Derkach lavora sodo e fa grandi sacrifici, ma per lei lo sport è una vera passione. "Quest’estate mi sono diplomata e da settembre mi sono iscritta in giurisprudenza presso un' università telematica, che mi permette di allenarmi. Le mie giornate sono tutte molto simili, a parte quando non sono in ritiro. La mattina studio e faccio un allenamento leggero, mentre nel pomeriggio è più intenso. Quando non sono troppo stanca la sera esco e mi diverto con gli amici. Non importa cosa facciamo, la cosa che conta per me è stare in movimento".

Nonostante i suoi ottimi risultati non ha potuto partecipare alle Olimpiadi di quest’anno, perché non è ancora cittadina italiana per legge. Ma lei non si demoralizza, anzi. "Per tutti noi sportivi partecipare ai giochi olimpici è il sogno di una vita, ma se devo essere sincera il fatto di non aver partecipato a Londra 2012 mi ha dato tanta energia in più per andare avanti, ora vorrei spaccare il modo!.

Molti l’hanno definita l’erede di Fiona May, infatti non sono mancate proposte da tutte le parti del mondo. Qatar, Spagna e Ucraina le hanno offerto un posto tra le loro Nazionali, documenti facili e veloci per Olimpiadi last minute. Ma Dariya ha risposto così: "Io mi sento italiana, i miei primi ricordi sono qui, la mia vita è qui. Quindi vorrei indossare la maglia azzurra, gli altri colori non m’interessano".

Tra i suoi obiettivi c’è quello di migliorare il suo salto e raggiungere un nuovo record. Infine ci svela: "Incrocio le dita per un Rio 2016 in cui onorare il tricolore".

Samia Oursana

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