Roma – 5 febbraio 2013 – Fatima Laghbili arrivò in Italia dall’età di 11 anni e come tutti i bambini che vengono catapultati in un paese straniero, non parlava una parola d’ italiano. Ha superato molte difficoltà per affermarsi, ora ha 27 anni, una laurea in Giurisprudenza e, se supererà l’esame di Stato, diventerà uno dei pochi avvocato marocchini in Italia.
Quando arriva in tribunale, Fatima è l’unica, tra le sue colleghe, ad indossare il velo: “Lo indosso per coerenza -precisa – sono musulmana osservante e non è la prima volta in cui mi ritrovo ad essere la prima ragazza a portare il velo, dalle elementari ad oggi, ma spero che un giorno passi inosservato”.
Nel 1997, anno in cui Fatima si trasferì in Italia con la sua famiglia, di ragazze musulmane non ce n’erano molte. Tanto meno a La Spezia, città dove ha vissuto fino a poco tempo fa. “Sono nata ad Alhouceima, nel Nord-Ovest del Marocco, da mamma e papà berberi – racconta – precisamente della regione del Rif e sono la terza di quattro fratelli”.
Di tempo per sé, la praticante, se ne concede poco. Parla l’italiano, l’arabo, il berbero, l’inglese, il francese e lo spagnolo ed ha le idee chiare ormai da anni: “La passione per il Diritto me l’ha trasmessa la mia insegnante all’istituto per ragionieri e dopo il diploma ho studiato all’Università di Pisa. Passando per la Francia, grazie all’Erasmus, e il tirocinio in Spagna. Mi sono laureata nel 2011 in Diritto internazionale riuscendo a rispettare i tempi universitari, spero di concludere la mia pratica al più presto e avviare la mia carriera da giurista”.