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Mona Mohanna, stilista tra tradizione araba e Italian Style

Dal Libano a Milano, crea “artigianato da indossare”. “I miei lavori fanno dialogare l'Oriente e l'Occidente”

Roma – 17 gennaio 2013 – Nata in un piccolo villaggio del Libano nel 1970, Mona Mohanna oggi è una stilista di successo che unisce le particolarità dell'artigianato libanese e del mondo arabo con i tessuti e gli standard della qualità italiana.

Indossare l'artigianato. "Sono sempre stata affascinata da tutto cioè che viene creato a mano, per l'artigianato e ho voluto abbinare quest'arte a quella dell'abbigliamento. Non mi sono mai fatta influenzare troppo dalla moda, ho sempre voluto creare cose nuove, originali e uniche nel loro genere".

"Già in Libano mi dilettavo in questo settore, ma riuscire a farlo in Francia o in Italia sarebbe stato davvero il raggiungimento di un grande traguardo. Così tramite una cara amica ho mandato la mia candidatura sia a una scuola francese che alla scuola di Progettista di abbigliamento a Reggio Emilia, che poi ho frequentato. In qualche modo il destino ha scelto per me".

"Avevo diciannove anni quando mi sono trasferita in Italia e dopo la scuola a Reggio Emilia mi sono spostata a Milano  dove ho fatto il Master in Fashion Design presso la Domus Academy.

Il velo e la prima collezione. “Dopo la formazione ho provato ad iniziare a lavorare per alcune casa produttrici, ma i limiti a quei tempi erano davvero tanti, portare il velo, soprattutto nel mondo della moda, non era semplice. Ricordo che quando entravo in un ristorante con il capo coperto si giravano sempre tutti. Ho sofferto un po' prima di avviare la mia carriera, ma non mi sono mai arresa, ero testarda e determinata ad andare avanti e realizzare il mio progetto".

"Un amico mi invitò a prendere parte alla Fiera dell'artigianato di Firenze, era il 1999 e in quella occasione potevo esprimere tutto quello che avevo da dare, ho lavorato duro per tre mesi e la fiera fu davvero un grande successo, nel giro di poche settimane avevo venduto tutte le mie creazioni. In quel momento capii che alle persone piaceva quello che realizzavo e che mi ero creata il mio spazio e questo fu davvero decisivo per andare avanti. Anche perché quegli anni erano il periodo delle contaminazioni e della scoperta delle altre culture e tradizioni di altri paesi".

La contaminazione è stile.  "Quello che rende particolare i miei lavori è che creano un dialogo tra l'oriente e l'occidente e questo per me significa molto. Tutto quello che realizzo, i materiali e le lavorazioni provengono tutti dal Libano e da alti Paesi del mondo arabo. Attualmente ho uno showroom a Milano e molti miei prodotti sono distribuiti in tutta la penisola. Per farmi conoscere e incontrare la clientela, più che le sfilate sfrutto le fiere".

"L'originalità e il sapersi rinnovare sono elementi molto importante nel mio lavoro, per questo porto nelle mie collezioni tutte le nuove mode e tecniche arabe, fondendole con diversi elementi della tradizione e dell'Italian Style sia per l'abbigliamento che per gli accessori, borse e gioielli".

"Tra i miei progetti c'è sicuramente quello di fare la tratta inversa, quindi di portare questo mio modo di fondere le culture in altri paesi arabi e europei. L'estate scorsa ho aperto uno showroom in Libano, ma la situazione attuale, con la guerra e la crisi economica, non mi permette di andare a fondo, poi sono anche mamma di due bimbi. Ma ce la farò, la contaminazione è parte del mio stile di vita"

Samia Oursana

 

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