Roma – 27 febbraio 2013 – Touria Samiari ha 25 anni e dall’età di 6 si è trasferita con la famiglia dal Marocco in Abruzzo, dove tutt’ora vive.
Studio & Sport. “Certo non è facile conciliare gli allenamenti con lo studio, ma se c’è una cosa che mi ha insegnato lo sport è essere determinata a raggiungere gli obiettivi che mi pongo, non solo in ambito agonistico, ma anche nella vita privata”.
“Mi sono avvicinata allo sport alle superiori, attraverso le gare scolastiche. É li che mi sono appassionata all’agonismo, prima con le gare su strada e successivamente con quelle su pista e campestri”.
“La mia famiglia mi ha sempre sostenuto e questo è importante anche perché non è una carriera facile. Mi alleno tutti i giorni per tre ore, ma quando sono vicina a una gara gli allenamenti si intensificano e arrivo ad allenarmi cinque ore al giorno”.
Italianissima. “Fino al 2009 non avevo la cittadinanza italiane e questo mi ha limitato molto, non potevo partecipare a tutte quelle gare in cui si assegnano titoli italiani, quindi potevo fare solo quelle locali, andava bene, ma era come se avessi le ali tarpate.
Quando mi è arrivata la comunicazione ufficiale che avrei ricevuto la cittadinanza non ho dormito per due giorni dall’emozione”.
Verso i mondiali, sognando Rio “Il titolo nazionale è stata un grande traguardo, mi ero preparata molto e sentivo che poteva essere l’occasione giusta per vincere un titolo italiano, finalmente! Inoltre grazie a questa vittoria potrò prendere parte ai Campionati Mondiali di Cross che si terranno a marzo in Polonia. Sarà una grande emozione e soprattutto un onore rappresentare l’Italia.
Sono certa che sarà una bellissima esperienza, incontrerò i migliori atleti al mondo della mia categoria. Non vedo l’ora".
“Come ogni atleta, il sogno è quello di prendere parte alle olimpiadi, credo non ci sia sogno più grande. Ora che sono italiana a tutti gli effetti spero che arrivi la convocazione, ma anche se dovessi rappresentare il Marocco non mi dispiacerebbe”.
Samia Oursana