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Cittadinanza e disabilità mentale

Sono una cittadina albanese che vive regolarmente in Italia da molti anni. Mio figlio è nato qui e ha appena compiuto 18 anni ma è affetto dalla sindrome di down. Può diventare cittadino italiano entro il compimento del suo diciannovesimo compleanno? Posso presentare io per lui la domanda al Comune di residenza?

Sebbene per la legge italiana il cittadino extraue che nasce in Italia e vi soggiorna regolarmente fino al raggiungimento della maggiore età ha diritto a diventare cittadino italiano presentando una domanda al Comune dove risiede entro i 19 anni, nei casi in cui però non abbia “la piena consapevolezza” per una grave patologia, la stessa legge esclude questa facoltà.

Infatti, l’incapacità legata ad un qualsiasi tipo di patologia mentale che limita la capacità di intendere e di volere fa sì che lo straniero non sia idoneo ad accedere alla cittadinanza poichè non può essere considerato capace di manifestare autonomamente la propria volontà e desiderio di diventare cittadino italiano.

Attraverso il giuramento che viene reso davanti all’ufficiale dello Stato nei confronti della Repubblica, nell’ultima fase della procedura di riconoscimento della cittadinanza, il richiedente si impegna ad osservare la Costituzione e le leggi dello Stato, a conoscere i doveri e i diritti in queste previste.

Il diritto alla cittadinanza rientra, infatti, tra i diritti personalissimi della persona, per cui l’intenzione di acquisirla o rinunciarci può essere espressa soltanto dal diretto interessato e nessuno per lui, nemmeno un procuratore legale, potrà prestare giuramento a suo nome o dichiarare tale volontà per conto del richiedente.

Stranieri in Italia

 

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