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Come faccio riconoscere in Italia il mio titolo professionale?

Sono un cittadino extracomunitario  regolarmente presente in Italia. Nel mio Paese ero ingegnere, esercitavo regolarmente la professione, vorrei far riconoscere il mio titolo professionale come devo fare? Roma 23 giugno 2010- Per poter esercitare in Italia la professione di ingegnere dovrai chiedere il riconoscimento del tuo titolo professionale.

Il riconoscimento va chiesto a Roma al Ministero della Giustizia, bisogna compilare una domanda su un apposito modulo.

La domanda deve essere compilata in ogni sua parte e dovrai allegare  vari documenti: il permesso di soggiorno; il certificato di cittadinanza o copia autentica del passaporto (dovrai comunque esibire anche una copia del passaporto come documento di identità);  i vari titolo di studio conseguiti; un certificato comprovante l’elenco degli esami sostenuti rilasciato dall’Istituzione che ha curato la tua formazione, in copia semplice e con traduzione non ufficiale.

Altro documento molto importante è la dichiarazione di valore “in loco”, che viene rilasciata dalla Rappresentanza Diplomatica Italiana nel Paese dove hai conseguito il titolo, con tale documento viene accertato il valore locale del tuo titolo di studio con eventuali limitazioni di tipo professionale per l’esercizio della professione.

Tale certificato contiene tutte le informazioni sulla natura giuridica e sul tuo livello dell’Istituzione che ha rilasciato il titolo, vengono inseriti tutti i dati riguardo il percorso di studi viene indicato il  numero complessivo di anni di studio previsti dall’ordinamento locale per il suo conseguimento; il valore del titolo ai fini dell’accesso in loco all’attività professionale corrispondente a quella per la quale si chiede il riconoscimento in Italia. La dichiarazione deve inoltre attestare se la professione è regolamentata o meno, quali sono gli eventuali soggetti od autorità statali che hanno la  competenza sulla professione nel tuo  Paese, e se sei  in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla legislazione locale per l’esercizio della professione.

Dovrai inoltre allegare i certificati penali, rilasciati da non oltre tre mesi dall’autorità competente del Paese in cui hai conseguito il titolo e due marche da bollo da 14,62 euri ciascuna. 

Nella tua lettera non hai specificato se nel tuo paese la professione sia regolamentata o meno, infatti nel caso in cui nell’ordinamento interno del tuo Paese non viene richiesto alcun requisito particolare per poter accedere e esercitare la professione dovrai dimostrare di possedere almeno due anni di esperienza professionale svolti negli ultimi dieci anni nel settore per il quale chiedi il riconoscimento. Per certificare questo stato  dovrai presentare una certificazione rilasciata dall’Ente o ufficio  presso cui hai svolto  l’attività di ingegnere.

Tali certificati devono attestare la tua  esperienza professionale  con descrizione il più possibile dettagliata delle attività svolte.

Se hai svolto l’attività come libero professionista potrai dimostrare di aver lavorato presentando una  certificazione di tipo fiscale (ad esempio le fatture  che hai emesso).

L’esperienza professionale deve essere documentata esclusivamente con documenti in originale o in copia conforme all’originale.

Se invece l’attività è regolamentata nel tuo Paese, dovrai produrre un certificato rilasciato dall’Ente competente in data non anteriore a tre mesi da cui risulti che sei abilitato all’esercizio della professione,  dovrai presentare  quindi il certificato di iscrizione all’ordine professionale se tale iscrizione costituisce un requisito fondamentale per l’accesso all’esercizio alla professione.

Nel certificato dovrai fare inserire anche che  non sei  stato sottoposto in passato né  attualmente ad alcun  procedimento disciplinare.

I titoli di studio e professionali di cui  chiedi  il riconoscimento possono essere presentati in originale o in copia autentica legalizzati della competente Rappresentanza diplomatica o consolare italiana  nel tuo     Paese.

Per i Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961, sui documenti dovrà essere apposto il  timbro "Apostille"  da parte  della competente Autorità locale.

Tutti i documenti devono essere accompagnati dalla relativa traduzione che deve essere ufficiale , e può essere effettuata in Italia presso la competente Autorità giudiziaria o  viceversa dall’Autorità consolare italiana nel Paese in cui è stato formato il documento.

Il Ministero una volta ricevuta la tua domanda la esaminerà e potrebbe verificarsi l’ipotesi che   il tuo percorso di studi non sia  conforme a quello italiano  quindi  potrebbero chiedere di sostenere una prova attitudinale o di seguire un tirocinio di adattamento e solo dopo concederti il riconoscimento.

Ricordiamo che la stessa procedura andrà seguita da tutti i professionisti come l’agente di cambio, l’ agrotecnico, l’ assistente sociale, l’ attuario, l’avvocato, il  dottore commercialista l’ esperto contabile il  biologo, il  chimico, il consulente del lavoro, il  dottore agronomo e dottore forestale, il  geologo, il geometra, il giornalista, l’ ingegnere civile e ambientale, ingegnere industriale, ingegnere dell’informazione, il  perito agrario e industriale e il revisore contabile e il tecnologo alimentare.

Avv. Mariangela Lioy

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