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Contratto a progetto. Posso convertire il permesso da studio a lavoro?

Salve, ho un permesso di soggiorno di studio e ho finito da poco l’Università. Mi hanno fatto una proposta di lavoro con un contratto a progetto. È possibile fare la conversione del mio permesso di studio con questo tipo di contratto?

30 gennaio 2015 – Gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia per motivi di studio ai quali viene offerto un contratto a progetto possono richiedere la conversione del proprio permesso di soggiorno da studio o formazione professionale in lavoro autonomo, così come spiegato dalla nota n. 3361/2010 del Ministero del Lavoro.

La domanda di conversione può essere presentata in qualsiasi momento dell’anno, basta che il richiedente sia in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:

  • Laurea triennale (180 crediti formativi universitari o CFU);
  • Laurea specialistica biennale (120 CFU);
  • Laurea magistrale (300 CFU);
  • Diploma di specializzazione (durata minima 2 anni);
  • Dottorato di ricerca universitaria (durata minima 3 anni);
  • Master universitario di I livello, post laurea triennale (durata minima 1 anno);
  • Master universitario di II livello, post laurea specialistica o magistrale (durata minima 1 anno);
  • Attestato o diploma di perfezionamento, post laurea specialistica o magistrale (durata 1 anno).

È importante precisare, però, che il contratto a progetto prevede che il collaboratore presta la sua opera a favore di un committente in forma autonoma per cui non è un dipendente dell’azienda. Infatti il collegamento funzionale del collaboratore con la struttura organizzativa non assomiglia a quella del dipendente e tanto meno lo svolgimento della sua attività lavorativa viene controllate direttamente dal committente oppure da un’interposta persona così come non è possibile che il committente eserciti nessun tipo di potere disciplinare, anche in forma sanzionatoria, nei confronti del collaboratore.

Nelle circolari n. 1/2004; n. 17/2006 e n. 4/2008 sono indicate in maniera dettagliata le attività che possono essere qualificate come lavoro autonomo utili per il contratto a progetto. Per di più, il Ministero ha stilato una lista di attività poco compatibili con questo tipo di contratto, le quali sono:

· addetti alla distribuzione di bollette o alla consegna di giornali, riviste ed elenchi telefonici;

· addetti alle agenzie ippiche;

· addetti alle pulizie;

· autisti e autotrasportatori;

· babysitter e badanti;

· baristi e camerieri;

· commessi e addetti alla vendita;

· custodi e portieri;

· estetiste e parrucchieri;

· facchini;

· istruttori di autoscuola;

· letturisti di contatori;

· manutentori;

· muratori e qualifiche operaie dell’edilizia;

· piloti e assistenti di volo;

· prestatori di manodopera nel settore agricolo;

· addetti alle attività di segreteria e terminalisti.

È previsto che, in allegato alla forma scritta del contratto a progetto, nel quale si specifica il compenso in merito all’attività ad svolgersi, ci sia anche una descrizione del progetto in sé e del programma.

Chi intende convertire il proprio permesso di soggiorno di studio in lavoro autonomo ed è in possesso di un titolo di studio rilasciato da un’università pubblica italiana o privata (legalmente riconosciute), deve presentare la domanda di verifica della sussistenza di un quota per lavoro autonomo e di certificazione attestante il possesso di requisiti per lavoro autonomo ai senso dell’art. 26 del D.Lgs.  286/98 e art. 39, comma 9 del D.P.R. 394/99.

La richiesta la deve presentare l’interessato allo Sportello Unico per l’Immigrazione competente territorialmente. La procedura si avvia online collegandosi al sito http://nullaostalavoro.interno.it e compilando il modulo Z. Successivamente lo Sportello Unico convoca al richiedente per presentare la documentazione prevista per la procedura.

Nella fattispecie, trattandosi di un contratto a progetto, il richiedente dovrà presentare allo Sportello, in originale e fotocopia, la seguente documentazione:

CITTADINO STRANIERO:

  • Passaporto valido;
  • Permesso di soggiorno in corso di validità (se il permesso è in scadenza, va rinnovato per studio o per conversione e allo Sportello Unico si presenta sia il titolo in scadenza sia la ricevuta di inoltro della richiesta di rinnovo);
  • Dimostrazione di un reddito non inferiore all’importo annuo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (€ 8.500,00 lordi annui)
  • Certificato di idoneità alloggiativa da richiedere presso il Comune di dimora;
  • Certificato di laurea rilasciato dalla università pubblica italiana. Se si tratta di università privata o straniera operante in Italia (es. università pontificia) occorre allegare il certificato di equipollenza del titolo di studio conseguito. Per info chiedere alla segreteria della propria università;
  • 1 Marca da bollo di €16,00 con gli estremi inseriti sulla richiesta inviata telematicamente

SOCIETA’:

  • Certificato di iscrizione della ditta per la quale si presta attività lavorativa, attiva da almeno 3 anni nel Registro delle Imprese (visura camerale);
  • Copia dell’ultimo bilancio della ditta (se società di capitali) depositato presso il Registro delle Imprese, o dell’ultima dichiarazione dei redditi (se società di persone o impresa individuale), dalla quale risulti che l’entità dei proventi o dei redditi sia sufficiente a garantire il compenso;
  • contratto di lavoro, con il quale si assicuri al lavoratore autonomo un compenso di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.500,00 euro), si tratta di una dichiarazione della società che assume dove si dichiara un compenso lordo annuo uguale o superiore alla cifra su indicata;
  • copia della dichiarazione di responsabilità, inviata alla competente Direzione Provinciale del Lavoro, con la quale si indichi che, in virtù del contratto stipulato, non verrà instaurato alcun rapporto di lavoro subordinato;

Se l’esito della richiesta è positivo, lo Sportello Unico rilascia l’attestazione della disponibilità della quota e consegna al richiedente il modulo compilato per la richiesta del rilascio del permesso di soggiorno per lavoro autonomo, da inviare alla Questura tramite le Poste.

 

D.ssa Maria Elena Arguello

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