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Dall’Albania in Italia: serve il visto?

Sono un cittadino albanese, ho letto che per venire in Italia non servirà più il visto di ingresso. È vero?

Roma 11 ottobre 2010-  la notizia che tu hai letto è vera ma in parte , in quanto non c’è ancora  il si definitivo  all’abolizione dei visti per quanto riguarda i cittadini dell’ Albania e della Bosnia -Herzegovina che vogliono spostarsi nell’area Schengen .

La Commissione Europea ha presentato una proposta con la quale si vogliono esonerare i cittadini dell’Albania e della Bosnia-Erzegovina dal richiedere il visto   per soggiornare nei paesi dell’area Schengen per soggiorni di breve durata,  ossia per un periodo massimo fino a 90 giorni.

Quello che accadrà  sarà molto probabilmente uguale a quello che è accaduto circa un anno fa ai cittadini della  Serbia,del  Montenegro e della  Macedonia.

Per poter beneficare dell’esenzione del visto bisogna essere in possesso di un passaporto biometrico.
Il passaporto biometrico contiene all’interno del microchip dove sono immagazzinate anche le impronti digitali.

Le nuove regole si applicano solo a chi viaggia per turismo, missione, affari, invito  e studio al massimo per tre mesi.

Ci si potrà spostare nello spazio Schengen , tutti i paesi dell’UE, tranne la Gran Bretagna e Irlanda, e anche la svizzera e la Norvegia e l’ Islanda,  fino ad un massimo di 90 giorni dalla data di entrata, entro un periodo di 180 giorni (6 mesi).

Questo significa che si possono fare più viaggi brevi, a condizione che la loro durata complessiva non superi  i 90 giorni entro un periodo di sei mesi (180 giorni).

L’esenzione del visto  ci sarà  per chi è in possesso di passaporto biometrico, nel caso contrario non  ci potrà essere l’esenzione.

Coloro che si trovano a  viaggiare liberamente nei paesi Schengen con passaporto biometrico non devono dimostrare particolari requisiti finanziari o amministrativi ma comunque bisogna tenere presente  che tutte le regole standard per l’ingresso di cittadini di paesi terzi per entrare nella zona Schengen  sono sempre   in vigore.

Quindi potrebbe accadere che all’arrivo alla frontiera può essere richiesto di provare il possesso dei fondi per spese di viaggio e soggiorno durante il loro soggiorno nello spazio Schengen o potrebbe essere richiesto di specificare il luogo di residenza.

Le autorità di frontiera degli Stati membri della zona Schengen hanno il diritto di non concedere l’ingresso se questi requisiti non sono rispettati, e prendere la decisione finale in merito all’approvazione dell’ingresso nel paese.

Queste  nuove regole valgono solo per viaggiare, non daranno  la possibilità di soggiornare più di 3 mesi o di trovare un lavoro, ma occorrerà presentare la richiesta per un visto di lunga durata presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese di destinazione.

Quindi un cittadino albanese  che vuole venire a lavorare in Italia, dovrà comunque passare per i decreti flussi e  chiedere un  visto d’ingresso per lavoro.

Chi arriva in Italia per soggiorni fino a novanta giorni non deve chiedere il permesso di soggiorno, deve però informare la Polizia.
 Se arriva direttamente in Italia da un paese extraue, basta che si faccia timbrare il passaporto alla frontiera, se invece arriva qui passando da un altro paese dell’area Schengen, deve presentare alla Polizia una dichiarazione di presenza entro otto giorni dal suo arrivo. Per chi alloggia in alberghi, campeggi o altre strutture turistiche, la dichiarazione viene fatta direttamente dal titolare della struttura.

Avv. Marinagela Lioy

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