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Fotomodella: come può entrare in Italia?

Sono una ragazza ucraina mia sorella è una fotomodella e ho trovato unagenzia che vuole farle fare dei servizi fotografici. Come deve fare per venire in Italia? Deve chiedere un visto per turismo?

 Roma 27 luglio 2010- Gentile signora se sua sorella viene in Italia con un visto turistico purtroppo non può svolgere in Italia alcuna attività lavorativa anche se di breve periodo.

Per venire le conviene chiedere un visto per affari ma ti faccio presente che le rappresentanza diplomatiche sono abbastanza rigide sul rilascio di questi visti .

Nel caso specifico però tu dici che l’agenzia è disposta a farla venire in Italia pertanto deve essere l’agenzia ad attivarsi  per farla entrare in Italia invitandola con una lettera di “invito”.

Tua sorella dovrà chiedere presso l’ambasciata italiana nel tuo paese un visto per affari che consente di entrare in Italia per un periodo massimo di 90 giorni, si tratta di un cd "visto Schengen uniforme" (VSU) valido ai fini dell’ingresso in tutti i paesi aderenti all’area di libera circolazione per soggiorni di breve durata, non superiori a 90 giorni.

Ti consiglio, per far in modo a tua sorella di ottenere con successo il visto, di presentare tutta la documentazione relativa al suo lavoro come fotomodella , come ad esempio contratti con agenzie nel tuo paese,  o se ad esempio ci sono già rapporti tra l’agenzia italiana e quella straniera  da presentare eventuali  carteggi che dimostrino una collaborazione di lavoro.

Comunque cosa importante è che l’agenzia italiana deve sottoscrivere questa lettera di invio nella quale deve indicare nella maniera più dettagliata possibile lo scopo del viaggio e che tipo di collaborazione ci sarà.

 Inoltre se sarà l’agenzia ad occuparsi del luogo in cui alloggerà  e delle spese di viaggio dovrà indicarlo.  Tua sorella dovrà compilare l’apposito modulo di richiesta del visto e dovrà indicare

Di possedere adeguati mezzi economici di sostentamento, entro dei parametri stabiliti dalla direttiva del Ministero degli Esteri del 2000, potrà dimostrare la propria capacità economica attraverso l’esibizione di denaro contante o fideiussione bancaria  o polizza fideiussoria.

Inoltre le verrà anche richiesta una assicurazione sanitaria che deve avere una copertura minima di almeno  euro 30.000 per eventuali spese di ricovero d’urgenza e spese di rimpatrio.

Avv. Mariangela Lioy

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