Roma – 23 gennaio 2013 – In Italia l’assistenza sanitaria viene garantita attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Chi è iscritto può usufruire delle prestazioni mediche previo pagamento di un ticket che varia in base ad alcune condizioni e al reddito.
I cittadini dei Paesi terzi che sono in Italia con un permesso di soggiorno per motivi di studio non vengono iscritti automaticamente al SSN. In base all’ art. 34 del d.lgs. 286/98, loro devono procurarsi una polizza assicurativa valida sul territorio nazionale, con un istituto italiano o estero, che copra il rischio di malattia, infortunio e maternità. In alternativa, si possono iscrivere volontariamente al Servizio Sanitario Nazionale versando il contributo richiesto tramite conto corrente postale o F24 individuati dalla Regione o Provincia autonoma dove risultino residenti o dimoranti.
Si precisa, però, che l’iscrizione volontaria fa riferimento all’anno solare che decorre dal 1 gennaio al 31 dicembre. Ciò vuol dire che se il cittadino arriva in Italia per iniziare l’anno scolastico da settembre e soggiornerà fino a luglio dell’anno successivo, il versamento fatto sarà valido solo per pochi mesi (fino a dicembre). A gennaio dovrà versare nuovamente il contributo per avere l’assicurazione valida anche per il secondo anno. Inoltre, l’importo a versare non è frazionabile né ha decorrenza retroattiva, quindi, ogni versamento fatto sarà per l’intero importo indipendentemente dalla durata del soggiorno.
Per lo studente senza carichi familiari e privi di un reddito diverso a quello proveniente dalla borsa di studio o dai sussidi erogati da enti pubblici italiani, l’importo da versare per l’iscrizione volontaria è di € 149,77 l’anno. Per lo studente, invece, che abbia dei familiari a carico regolarmente soggiornanti in Italia (es. moglie o figlio), l’importo va calcolato in base al reddito e, comunque, non potrà mai essere inferiore a €387,34.
Lo straniero iscritto al SSN risulta registrato negli elenchi degli assistibili dell’ASL nel territorio in cui vive, così come gli eventuali familiari a carico iscritti. Nel caso di cambio di residenza, l’interessato è tenuto a comunicarlo all’ASL, in modo tale di poter usufruire del servizio sanitario anche nel nuovo luogo di abitazione.
D.ssa Maria Elena Arguello