Ho una colf convivente che ha bisogno di ricevere cure mediche ma non ha il tesserino sanitario e nemmeno la residenza. Come funziona?
29 maggio 2015 -L’assistenza medica spetta di diritto a tutti i cittadini extracomunitari titolari di un permesso di soggiorno che abbia una durata superiore ai tre mesi. In particolare, chi ha un permesso di soggiorno e svolge un’ attività di lavoro autonomo, subordinato o sia in cerca di un’occupazione lavorativa, è di diritto iscritto al servizio sanitario poiché una quota dei contributi versati all’Inps, sono riservati proprio al servizio sanitario.
Anche le colf, le badanti o le babysitter se titolari di un permesso per lavoro possono accedere al servizio medico in strutture pubbliche o private ma convezionate, a parità dei cittadini italiani. L’accesso al servizio sanitario, in questi casi, non è però automatico: è necessario iscriversi al servizio sanitario regionale ma non è obbligatorio avere la residenza, è sufficiente disporre di un alloggio e poter, quindi, indicare un domicilio preciso.
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