Sono un cittadino extracomunitario, ho lavorato per molti anni in Italia come lavoratore dipendente, ma tra qualche mese ritornerò nel mio Paese definitivamente. Che succede ai contributi che ho versato all’Inps? Mi verranno restituiti?
Roma – 2 luglio 2010 – No, non ti verranno restituiti.
Per i cittadini extracomunitari che lavorano regolarmente in Italia come dipendenti vengono versati dal datore di lavoro i cosiddetti “contributi”, attraverso i quali vengono loro riconosciute le prestazioni pensionistiche. Quando smettono di lavorare, se hanno tutti i requisiti previsti dalla legge, hanno diritto alla pensione a carico dell’inps.
Nel caso in cui il lavoratore decida invece di tornare nel suo Paese di origine quando ancora non ha maturato il diritto alla pensione, può chiedere il riconoscimento nel suo Paese dei contributi già versati in Italia (può cioè farli valere anche lì) solo se esiste una convenzione internazionale tra l’Italia e il suo Paese di origine. In questo caso la pensione sarà liquidata nel suo Paese in base alla propria legislazione nazionale.
Chi torna nel proprio Paese conserva tutti i diritti previdenziali e di sicurezza sociale maturati, però non può chiedere all’Inps che gli vengano restituiti i contributi versati in Italia. Solo al compimento del sessantacinquesimo anno di età, anche in deroga al requisito contributivo minimo previsto per il pensionamento (almeno 5 anni di contributi versati) potrà avere una pensione dall’Italia. Questo indipendentemente se esistono accordi tra l’Italia e il suo Paese.
Al raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età dovrai quindi presentare domanda all’inps e la tua pensione ti verrà corrisposta ogni mese (solo le pensioni di importo inferiore ad un limite stabilito per legge vengono pagate con periodicità semestrale) come avviene per i pensionati in Italia.
Avv. Mariangela Lioy