in

Cassazione: no all’espulsione senza corretta valutazione condizioni riabilitazione

La Cassazione ha accolto il ricorso del cittadino straniero espulso con provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Bari per i suoi precedenti penali e la cattiva condotta morale e civile tenuta quando si trovava in Italia, stante la genericità del suddetto provvedimento.

Si sottolinea che per la valutazione del requisito della buona condotta, in presenza di domanda di riabilitazione, spetta al giudice l’acquisizione di ogni informazione utile, durante il periodo di permanenza in Italia.

Per il periodo di dimora all’estero, l’onere della prova spetta invece al ricorrente.

Le ragioni poste a base della decisione, in ogni caso, non possono assolutamente "essere generiche o limitarsi ad affermazioni apodittiche, ma debbono riferire fatti specifici o concreti relativi alla condotta del condannato, non potendosi fondare il diniego di riabilitazione sul soggettivo convincimento di coloro che forniscono le informazioni".

SCARICA LA MASSIMA

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

IMMIGRAZIONE: AVVISTATO BARCONE A LARGO LAMPEDUSA

Unione europea: sì al patto sull’immigrazione