Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Dare del ‘selvaggio’ a un immigrato è reato

Sentenza della Corte di Cassazione. C’è "l’aggravante della discriminazione razziale" e dunque è perseguibile d’ufficio

Roma – 1 febbraio 2008 – Attenzione alle facili offese nei confronti degli immigrati. Dare del ‘selvaggio’ a un extracomunitario è un reato, con l’aggravante della discriminazione razziale. Da oggi le aggressioni verbali del genere saranno puniti dalla legge. Non solo. Si fa il processo anche se lo straniero non ha denunciato l’accaduto o se ha ritirato la querela, perché il reato va perseguito d’ufficio.

E’ quanto emerge dalla sentenza n. 5302 depositata oggi dalla Corte di Cassazione. Bersaglio dell’ira di una passante è stato un giovane marocchino al quale, per le vie di Fermo, la donna ottantenne aveva detto: "Questi marocchini fanno quello che gli pare…Siete dei selvaggi".

La Cassazione ha disposto il processo d’ufficio nei confronti della signora marchigiana, che dopo l’offesa era passata alle mani. Siccome il cittadino extracomunitario aveva ritirato la querela, il giudice di pace di Fermo aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell’anziana Antonietta F. Ma la Procura Generale della Corte d’appello di Ancona ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che l’ingiuria e le lesioni attuate dall’aggressione della donna erano aggravate dalla "finalità di discriminazione razziale" e pertanto era obbligatorio procedere d’ufficio con il rinvio a giudizio.

La V sezione penale della Cassazione ha giudicato "fondato" il punto di vista della Procura generale di Ancona. "Si adombrano gli estremi dell’aggravante della finalità di discriminazione razziale – spiegano i supremi giudici – emergenti dalle connotazioni stesse della condotta descritta nei capi d’accusa".

I reati ingiuria e lesioni connotate da razzismo "sono perseguibili d’ufficio e rientrano nella competenza del tribunale". Per questo la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la decisione di non luogo a procedere del giudice di pace e ha disposto la trasmissione del fascicolo alla Procura di Fermo "per l’ulteriore corso".

A.I.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version