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Decreto flussi da 170mila ingressi

Domande vai internet e scaglionate. De Luca: "Operativo entro la fine dell’anno"

ROMA – 170mila nuovi ingressi per lavoratori extracomunitari non stagionali, suddivisi come al solito per categorie (domestici, edili, dirigenti, cittadini di paesi con accordi di riammissione ecc. ). Altri 80mila per gli stagionali. Da aggiudicare ai più veloci a presentare domanda, con una procedura tutta informatizzata.

Il presidente del consiglio Romano Prodi ha firmato martedì scorso un decreto flussi che autorizzerà di nuovo famiglie e imprese ad assumere cittadini stranieri ancora residenti, almeno ufficialmente, all’estero. "Abbiamo dato adesso il via libera perché, tranne alcune criticità a Roma e Milano, sono state finalmente smaltite le domande dell’anno scorso. Con la nuova procedura contiamo che questa volta tra la domande e l’ingresso del lavoratore passerà molto meno tempo" spiega a Stranieriinitalia.it Cristina De Luca, sottosegretario alla Solidarietà sociale.

Come anticipato nelle scorse settimane, non si faranno più code agli uffici postali, ma le richieste di assunzione si presenteranno via internet, compilando moduli con campi obbligatori che ridurranno le possibilità di errore e quindi di pratiche anomale. Chi vuole, potrà farsi assistere da associazioni di categoria e patronati. Confermata anche la partenza scaglionata delle domande, a seconda delle categorie.

L’importante sarà sincronizzare bene gli orologi e farsi trovare pronti all’ora x di fronte al computer, visto che anche quest’anno le quote verranno assegnate in base all’ordine di invio. Ma non c’è il rischio che le domande presentate in blocco da associazioni di categoria e patronati esauriscano subito tutte le quote a disposizione? "C’è un sistema informatico che evita situazioni di questo tipo, proprio per non penalizzare chi presenta la domanda da sé" assicura il sottosegretario. Nei prossimi giorni, comunque, se ne saprà di più.

Per la tempistica, poche illusioni. Anche accelerando al massimo, ci vorranno diverse settimane prima il decreto sia operativo. "Si partirà entro la fine dell’anno", prevede Cristina De Luca, secondo la quale non si poteva fare di più: "Oggi ci sono norme che obbligano a percorsi amministrativi complicati, ma abbiamo cercato di favorire al massimo soluzioni rapide e semplificate, che vanno incontro alle esigenze dei datori di lavoro e dei lavoratori stranieri".

(2 novembre 2007)

Elvio Pasca

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