Redistribuite 29.519 quote tra Lazio, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Scarica la circolare
Il Ministero del lavoro in accordo con il Ministero dell’Interno ha stabilito di riassegnare n. 29.519 quote del D.P.C.M del 3 dicembre 2008 relativo al decreto flussi dell’anno 2008.
25.627 quote sono relative al D.P.C.M del 3 dicembre 2008, trattenute come riserva nazionale in base alla circolare n. 7 del 2009, 3892 quote risultano invece non utilizzate e restituite da alcune DPL in quanto eccedenti rispetto alle richieste di nulla osta al lavoro pervenute agli Sportelli Unici.
Tali quote vengono ripartite a livello territoriale modificando la destinazione originaria in favore di cittadini appartenenti alle cosidettte “nazionalità riservatarie”, per impieghi nel settore del lavoro domestico e dell’assistena alla persona. La distribuzione a livello territoriale è stata effettuata in base ai fabbisogni di manodopera straniera nel settore domestico e di assistenza alla persona rilevati a livello provinciale su dati del Ministero dell’Interno.
A livello territoriale le quote vengono assegnate al Lazio (solo in provincia di Roma), Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. A Roma vanno 8399 quote di ingresso: 2149 per i cittadini del Bangladesh, 3500 per i cittadini delle Filippine, 2250 per i cittadini della Moldova, 500 cittadini dello Sri Lanka.
All’Emilia Romagn ,suddivise tra le direzioni provinciali di Modena Reggio Emilia e Bologna, vengono assegnate 3640 quote di ingresso: 1110 per i cittadini del Bangladesh, 870 per i cittadini delle Ghana, 660 per i cittadini della Moldova, 1000 cittadini del Pakistan.
Alla Lombardia, suddivise tra le direzioni provinciali di Brescia Mantova e Milano , vengono assegnate 8680 quote di ingresso: 2950 per i cittadini del Bangladesh, 3030 per i cittadini delle Filippine, 1000 per i cittadini del Senegal , 1700 per i cittadini dello Sri Lanka.
Al Veneto,suddivise tra le direzioni provinciali di Padova, Verona , Vicenza e Venezia, vengono assegnate 8800 quote di ingresso: 2900 per i cittadini del Bangladesh, 1000 per i cittadini delle Ghana, 3400 per i cittadini della Moldova , 1500 per i cittadini dello Sri Lanka.
M.L.