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Ricongiungimenti: dal 10 aprile domande online

Si passa al nuovo sistema informatizzato. Novità su reddito e alloggio Roma – 8 aprile 2008 – Addio alle raccomandate, da giovedì prossimo i ricongiungimenti si chiederanno online. Il passaggio al nuovo sistema, che avevamo anticipato qualche settimana fa, è stato annunciato ufficialmente a Prefetture e Questure.

Il Viminale spiega in una circolare   che “a partire dal 10 aprile p.v., sarà  attivata la procedura informatizzata per la presentazione delle domande relative al ricongiungimento familiare ed ai familiari al seguito di cui all’articolo 29 del Testo Unico sull’immigrazione”. Quindi, “da tale data non sarà più possibile accettare istanze che non siano state presentate con le nuove modalità”. Le domande spedite prima del 10 con il vecchio sistema, continueranno naturalmente il loro iter, non bisognerà quindi presentarle di nuovo via internet.

La nuova procedura ricalca quella dei flussi 2007. Innanzitutto ci si dovrà registrare sul sito del ministero dell’Interno www.interno.it, quindi pre-compilare i moduli disponibili nella sezione “Ricongiungimenti familiari” che andranno importati e completati sul proprio computer tramite il software Sportello unico Immigrazione. Dopodiché basterà un clic per spedire la domanda.

Gi utenti dovranno scegliere se spedire il modulo S (ricongiungimenti) o il modulo T (familiari al seguito). Potranno inoltre compilare e stampare  i moduli s1 e t1  (dichiarazione di ospitalità)  se non sono proprietari o affittuari di un immobile oppure,   se sono lavoratori subordinati, i  moduli s2 e t2, con i quali i datori di lavoro dichiarano che il rapporto è ancora in atto.

Rimangono in vigore i protocolli d’intesa già stipulati con associazioni dei datori di lavoro, patronati e associazioni che si occupano di immigrazione. Questo vuol dire che chi non ha dimestichezza col computer potrà rivolgersi agli stessi sportelli attivi che hanno offerto aiuto per i clic day.

Dopo aver accettato le domande, il sistema chiederà subito il parere alla Questura e spedirà la lettera di convocazione per la presentazione allo Sportello Unico della documentazione su reddito e alloggio. In questa occasione si dovranno esibire, se richiesti, anche i moduli s1, t1, s2 e t2. Solo a chi presenterà la documentazione completa verrà rilasciata una copia con la data di presentazione della domanda. A partire da questa si conteranno i 90 giorni trascorsi i quali, se non arriva una risposta, si potrà chiedere direttamente il visto d’ingresso al consolato.

Se si chiede l’ingresso di un familiare che ha già una segnalazione nel Sistema Informativo Schengen (Sis), magari per una vecchia espulsione, la domanda verrà respinta solo se per al Questura questo “rappresenta una minaccia concreta ed attuale per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato”. In caso contrario si potrà procedere con il ricongiungimento e con la cancellazione del nominativo dal Sis.

Per quanto riguarda i mezzi di sussistenza, il Ministero dell’interno ha deciso di adeguarsi all’orientamento prevalente in giurisprudenza. Se chi ha chiesto i ricongiungimento non arriva con il suo reddito alla soglia fissata dalla legge, si potrà considerare “anche quello del coniuge o dei familiari conviventi”. Altre novità riguardano l’alloggio: chi compila la domanda potrà infatti destinarne ai familiari anche uno diverso da quello in cui ha la residenza, e sarà libero di scegliere se  andarci a vivere anche lui oppure no.

Scarica
La Circolare del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione n.1575 del 04.04.2008

Elvio Pasca

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