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Rientri col cedolino

Rientri col cedolino: si puo’ passare per l’area Schengen

Fino al 31 marzo 2008 libero transito per le frontiere aeree, marittime e terrestri. Ma vale solo per chi ha chiesto il rinnovo

ROMA – Niente acrobazie o spese folli per trovare un volo diretto tra l’Italia e il proprio Paese d’origine. Da domani alla fine di marzo, chi vuole tornare a casa ma è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno potrà transitare per altri Paesi dell’area Schengen, esibendo alle frontiere solo la ricevuta della domanda di rinnovo il permesso scaduto e il passaporto.

Com’era già successo la scorsa estate, da Bruxelles è arrivato il via libera al passaggio per Schengen di chi ha in tasca solo il cedolino, ma questa volta oltre che per gli scali aeroportuali il transito sarà libero anche per tutte le frontiere marittime e terrestri. Una buona notizia, ad esempio, per un cittadino ucraino che vuol tornare a casa in auto o in pulmann e potrà quindi macinare chilometri in tutta tranquillità sulle strade austriache e ungheresi.

Dell’area Schengen fanno già parte Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna e Austria, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia e Islanda, ma dal 21 dicembre cadranno anche le frontiere di Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Malta.

Le facilitazioni riguardano solo chi ha chiesto il rinnovo del permesso, e non chi attende il primo permesso perchè è arrivato in Italia con i flussi o con un ricongiungimento familiare. In questi casi si potrà comunque tornare in patria, ma senza tappe nell’aerea Schengen, passando sia all’andata che al ritorno per lo stesso valico di frontiera ed esibendo la ricevuta della domanda insieme al passaporto e al visto dal quale si deduca il motivo del soggiorno in Italia.

Potrà infine viaggiare serenamente anche chi ha chiesto di inserire un figlio nel suo permesso di soggiorno. La ricevuta delle Poste riporta infatti solo il nome del genitore e anche sul vecchio permesso non c’è traccia del bambino. La polizia potrebbe quindi obiettare che il bambino è in posizione irregolare e respingere alla frontiera tutta la famiglia che torna dalle vacanze.

Come spiega il Ministero dell’Interno, chi si trova in questa situazione potrà chiedere in Questura "un permesso di soggiorno provvisorio, cartaceo, con validità limitata"". Su questo documento comparirà anche il nome dei figlio, e così tutta la famiglia potrà uscire e rientrare senza problemi in Italia.

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