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Salute. così l’assistenza per i comunitari nel Lazio

Garantite le cure anche a chi non avrebbe i requisiti per rimanere in Italia. Addio al tesserino STP, arriva l’ENI Roma – 20 marzo 2008 – La Regione Lazio si adegua alle linee guida dettate ministero della Salute per l’assistenza sanitaria a romeni, polacchi ed altri cittadini Ue che non hanno i requisiti per rimanere più di tre mesi in Italia e di conseguenza non possono iscriversi al servizio sanitario nazionale.

L’obiettivo è offrire un’adeguata assistenza a chi si trova in condizioni di fragilità sociale e o indigenza, ma non può più godere della copertura garantita un tempo dal tesserino Stp (riservato agli extracomunitari). La Direzione Regionale Programmazione Sanitaria ha spiegato quindi in una circolare che in questi casi vanno comunque assicurate "le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali per malattia ed infortunio, e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva".

In particolare, saranno garantiti:
a) tutela sociale della maternità e Interruzione Volontaria della Gravidanza (IVG), a parità di condizione con le donne iscritte al Servizio Sanitario Regionale
b) la tutela della salute dei minori;
c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle Regioni;
d) gli interventi di profilassi internazionale;
e) la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive ed eventuale bonifica dei relativi focolai.

I cittadini Ue potranno godere di queste prestazioni alle stesse condizioni degli italiani, quindi, in alcuni casi, dovranno pagare il ticket. Verrà inoltre attribuito loro un codice ENI (Europeo non iscritto) semestrale, ma rinnovabile.

Diversa è la situazione dei comunitari che non hanno un contratto di lavoro, un familiare comunitario iscritto all’anagrafe o altri requisiti per iscriversi obbligatoriamente al Servizio sanitario Regionale, ma hanno comunque risorse economiche sufficienti a mantenersi o sono iscritti a dei corsi di studio. Potranno infatti chiedere, dietro pagamento di un contributo, l’iscrizione volontaria al SSR.

Scarica
Regione Lazio. Direzione Regionale Programmazione Sanitaria. Precisazioni sull’assistenza sanitaria ai cittadini comunitari
http://217.220.32.88/news/circo20mar2008.doc
EP

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