Firmato ieri da Amato, definisce la procedura per le dichiarazioni di presenza. Ecco i moduli validi in tutta Italia
ROMA – Arrivano procedure e moduli standard per i soggiorni brevi. Il ministro dell’Interno ha firmato ieri il decreto che spiega come i cittadini stranieri che si trattengono nel nostro paese meno di tre mesi per visite, affari, turismo o studio possono comunicare alle autorità la loro presenza.
La dichiarazione, che dall’inizio di giugno (per effetto della legge 68/2007) ha sostituito il permesso di soggiorno, va fatta alla frontiera al momento dell’ingresso o, solo per chi arriva in Italia da Paesi Schengen, entro otto giorni in Questura. Chi se ne dimentica o la fa oltre il tempo limite, rischia l’espulsione, così come chi si trattiene in Italia per un periodo di tempo superiore a quello indicato dal suo visto d’ingresso.
È la stessa legge 68/2007 a stabilire che "la dichiarazione di presenza dovrà essere effettuata secondo le modalità che saranno definite con decreto del Ministero dell’Interno", ma a giugno e luglio, in attesa del decreto, Questure e Uffici si frontiera si sono organizzati autonomamente.
In genere al cittadino straniero si chiedeva di riempire due moduli (uno, timbrato, che rimane a lui, e l’altro per la Polizia) con i dati anagrafici, il numero del passaporto, la durata del visto di ingresso e il motivo del soggiorno. Questo schema viene ripreso anche dai nuovi modelli preparati dal Viminale, che verranno inviati alle Questure per uniformare la procedura su tutto il territorio nazionale.
I moduli per la dichiarazione di presenza
(27 luglio 2007)
Elvio Pasca