Dall’Albania a Rimini racconta con quadri e vignette l’Italia e il mondo. “L’uomo è migrante per natura. Anche un brindisino a Milano si sente come me”
Roma – 4 ottobre 2011 – Pittore e vignettista apprezzato in Italia e nel mondo, Agim Sulaj vive da circa vent’anni a Rimini.
Ha cominciato la sua carriera nell’Albania comunista, nell’unica rivista satirica dell’epoca, Hosteni (Il pungolo). “I fenomeni che criticavo all’epoca – dice lui – erano quelli dell’Albania, ma mica potevo dirlo, e quindi mettevo come didascalia delle mie opere “Il capitalismo”. Quando disegnavo la testa dell’uomo illuminato da un cero e non dall’energia elettrica, avevo in mente il nostro sistema arretrato, ma dichiaravo che si trattava dell’uomo che non riesce a tenere il passo veloce del socialismo. Così tutto filava liscio e le mie opere venivano pubblicate”.
Il regime cade e Agim Sulaj può finalmente esprimersi liberamente e partecipa in concorsi internazionali e viene spesso premiato. All’inizio degli anni ’90 decide di emigrare a Rimini, per la semplice ragione che lì ha delle conoscenze. “Rimini è una buona base per me. Da lì, parto per girare l’Italia e il mondo. Con le mie opere, nei vari concorsi e mostre in cui partecipo”.
I suoi quadri e vignette fanno il giro del mondo. Oggi lui viene considerato uno dei maestri del cartoon e della grafica umoristica mondiale, alle sue opere raffinate e surreali viene riconosciuta una lunga serie di premi internazionali. Tra i temi preferiti, l’attualità, la globalizzazione, l’ambiente, la guerra e, in particolare, l’emigrazione. La valigia fa spesso da protagonista nelle opere di oggi di Sulaj, come “La casa dell’emigrante”, “Lo straniero”, “Immigration”, “Il piccolo emigrante”.
“Cosa è la patria? Oggi sono in una terra che non è la mia. Qui vivo bene, mi mancano però certi punti di riferimento del mio paese. Dall’altra parte qui cresco i miei figli, lavoro e vivo. In fondo, il mio paese è quello dove metto il cavalletto e creo. Da questo punto di vista Rimini è la mia città. La migrazione è al centro di tante mie opere perché, secondo me l’uomo è migrante per natura. È sempre in movimento. Credo che si senta come me a Rimini anche il brindisino a Milano, oppure chi ha deciso di andare a vivere da Valona a Tirana” spiega Sulaj.
E di quest’anno Sulaj non può che essere contento: mostra personale a Atelier An-Girard di Parigi, Secondo premio al Concorso Nazionale “Teatro di Rimini”, Secondo Premio nel concorso “World Press Cartoon” in Portogallo, Terzo premio all’International Cartoon Contest “Shoes”a Kruishoutem, Belgio, Terzo premio, salone internazionale di cartoon e caricatura a Vianden, Lussemburgo, Mostra personale al House of Humor and Satire in Gabrovo, Bulgaria, e fino al 15 ottobre le sue opere si possono ammirare nella Mostra collettiva “Satirart” presso la Galleria dell’immagine di Rimini.
L’8 ottobre alle ore 17 si inaugura a Firenze, nella Villa La Pietra, la mostra itinerante “Fratelli d’Italia” che raccoglie le opere vincitrici di un concorso dedicato a temi come l’unita nazionale, l’amore per la patria e l’identità nazionale italiana. Sulaj, con la sua bandiera italiana tirata a destra e sinistra, si è meritato il secondo premio.