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Albanesi d’Italia, da ballerini di talento a grandi pasticcieri. E tutti gli altri?

Iniziò Kledi Kadiu, ora tocca a Mario Peqini: così la forza della Tv ha cambiato il modo in cui ci vedono gli italiani. Stereotipi certo, ma sempre meglio che criminali!

 

 

 

Roma – 10 novembre 2015 – Anni fa, quando conobbi la giovane assistente del commercialista che seguiva il nostro giornale, mi fece impressione una sua affermazione: “Chissà come danzi bene tu!”. Rimase delusa quando le dissi che non sapevo ballare. “Strano – mi spiegò  – guarda quanto è bravo Kledi, pensavo che vi insegnassero danza a tutti a scuola”. 

Ho riso tanto all’epoca e sorrido tuttora quando penso a quell’ episodio e ad altri simili ripetuti negli anni. Comunque era un passo avanti per noi albanesi, che allora venivamo dipinti, più di quanto non avvenga oggi, come prostitute, ladri e criminali di ogni genere. 

Era l’epoca in cui Kledi Kadiu era tra gli amici di Maria De Filippi. Andando in onda tutti i giorni di pomeriggio e poi in prima serata, la trasmissione dimostrò agli italiani, specialmente a quelli che non avevano mai conosciuto un albanese di persona, che non erano tutti come quelli del notiziario.

Qualcuno era addirittura bravissimo, più bravo degli italiani stessi nella danza, e presto nello stereotipo dell’albanese criminale si aprì una crepa. Forse Kledi era il primo caso concreto a cambiare la larga opinione pubblica sugli albanesi. 

Mi è rimasta in mente un’affermazione di Gianni Amelio: “Ha fatto molto più Maria De Filippi con il suo Kledi, valorizzando ragazzi che diventano idoli dei nostri figli, di cento convegni seri sull’immigrazione”. 

Dopo Kledi anche altri albanesi hanno avuto la fortuna di andare in tv, tanti ballerini, ma anche calciatori, cantanti… Tutti hanno contribuito a far cambiare l’opinione sugli albanesi in Italia, da Ilir Shaqiri e Anbeta Toromani, passando per  Klaudia Pepa

E chi non conosce la prima vincitrice di The Voice of Italy? Elhaida Dani, anche lei diventata un idolo per albanesi e italiani. Prima ancora di lei, Elsa Lila che salì sul palco di Sanremo.  Chi non conosce uno dei tanti calciatori albanesi della serie A, da Igli Tare a Samir Ujkani, tanto per fare qualche nome?

Oggi tocca a Mario Peqini, uno degli 8 “più grandi” pasticcieri rimasti in gara nel programma che va in onda su Rai 2. È lui l’albanese del momento con il quale tanti telespettatori identificano tutti gli albanesi d’Italia. 

Ci prepari un dolce di quelli di Mario Peqini?”. Questa volta la richiesta l’hanno fatta sabato scorso a un’amica albanese che andava a una cena per la quale tutti preparavano e portavano una pietanza. Ci siamo messe a ridere. 

Sicuramente succederà di nuovo, prima o poi saremo tutti bravi nel mestiere del momento, che sarà quello che avrà l’albanese di turno della tv.  E noi albanesi comuni, che facciamo tutt’altro lavoro da quelli famosi della tv? Continueremo a vantarci un po’ di loro e sorridendo e di buon cuore accetteremo le semplici generalizzazioni fatte: siete bravi ballerini, calciatori, cantanti, pasticcieri e così via. Sempre meglio che criminali!

In fondo, però, ci dispiacerà sempre, per tutti quegli artisti e non che eccellono nel loro campo ma che non vanno in tv, e forse non hanno tutto il riconoscimento meritato. A tutti quei medici, ingeneri, avvocati, studenti, cuochi, panettieri, imprenditori, artisti, registi, cantanti lirici e strumentisti, scrittori e tanti altri che rendono speciale la giornata di chi sta loro intorno, possiamo dare una sola risposta: “È la forza della tv, bellezza!”

 

Keti Biçoku

 

Shqiptarët e Italisë. Nga balerinë të suksesshëm në pastiçerë të zotë (Migreat.it)

 

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