Roma – 30 ottobre 2012 – Vi sarà capitato di incontrare ed elogiare un amico con un bel taglio di capelli, e dopo avergli chiesto: “Ma dove ti sei fatto questo bella testa?”, sentirvi rispondere candidamente: “Mi sono tagliato i capelli da solo!”. Ecco, questo è Bruno! Ed è così che ho scoperto un’altra freccia nella faretra di questo artista eclettico, che conoscevo come chitarrista compositore.
Bruno Z., 44 anni, originario dell’Angola, è uno degli immigrati africani che, in Italia, mettono a profitto le eccezionali qualità artistiche e professionali acquisite e coltivate nel loro paese. Ed è con successo che, da qualche mese, sfrutta il suo eccezionale talento di parrucchiere presso il salone “Da John”, in Via Principe Amedeo, vicino alla Stazione Termini di Roma, con grandissima soddisfazione di tutti coloro, africani ed italiani, che gli affidano l’acconciatura della loro testa, elemento particolarmente sentito nel look.
Ammirando Bruno nel suo lavoro, si nota subito attraverso la mimica e la sua espressione fisica, la passione che applica in questo “compito” che mostra di avere a cuore. Come si addice a un “Artista del tagliacapelli”.
D’altronde, come racconta ad Africanouvelles.com: “Il taglio dei capelli è molto importante nel look di tutti, non fosse altro perché alloggiandovi gli occhi, è il primo elemento di contatto nelle relazioni faccia a faccia. Si tratta dunque di una grande responsabilità, e per me tagliare i capelli è una missione. Tutti quelli che mi affidano la propria testa, io non li vedo come meri clienti, ma amici; perché qualcuno che ti affida la sua testa deve essere trattato con tutti i riguardi e tantissimo affetto e rispetto, per la fiducia che ripone in te”.
Questo talento di parrucchiere, iniziato e coltivato già in Africa, Bruno l’ha perfezionato durante il suo soggiorno in Svizzera, dove lavorava su appuntamento, sia a casa sua che a domicilio dei clienti. “La mia casa era spesso piena di gente ed era diventatà quasi come una sorta di centro culturale, dove si ritrovava la comunità, perché si andava aldilà del semplice fatto di farsi tagliare i capelli. Era l’occasione per scambiare due chiacchere ed ascoltare musica, con un bicchiere di birra in mano, superando il rapporto professionale”.
Ma com’è arrivato ad essere parrucchiere? La rivelazione è curiosa e piena di saggezza, come l’interessato. “È stato quando ero piccolo. Nonna mi ha detto un giorno di aggiustarle i capelli. Al che ho risposto: “Ma nonna, non posso, non ho mai tagliato i capelli”. Lei, però, ha insistito: “Dai forza! Mi fido di te. Coraggio, fallo! Impara! Ti sarà utile un giorno”. Saggezza africana della nonna: e così fu. E appena entrarono i primi quattrini guadagnati tagliando i capelli, Bruno riuscì persino a regalare a sua nonna un finanziamento per avviare una piccola rivendita di kerosene.
Anche oggi che si sta affermando come uno dei migliori parrucchieri della Capitale, Bruno non risparmia i ringraziamenti per la profetica saggezza di sua nonna. Come a dire, come egli stesso ricorda: “Ascoltare i buoni consigli e le esortazioni dei nostri “grandi” paga sempre nella vita”.
BRUNO: Un “Artiste de la tondeuse” dans la coiffure à Rome (Africanouvelles.com)
Milton Kwami