La fondazione creata dall'ex giocatore colombiano festeggia 10 anni a Milano. "Grazie a tutti gli italiani per la loro solidarietà"
Milano – 17 aprile 2015 – Garantire pranzo e merenda per tutto l’anno scolastico agli alunni delle elementari, offrire aiuto psicologico ai minori vittime di violenze, organizzare programmi di sanità, educazione e promozione dello sport dedicati bambini ai più bisognosi in Colombia. Sono alcuni dei fronti sui quali è impegnata la fondazione Colombia te quiere ver, fondata dal campione Ivan Ramiro Cordoba e da sua moglie Maria Isabel.
Lunedì scorso, racconta Expresolatino.net, lo stesso Cordoba ha presentato a Milano l’iniziativa in programma il 18 maggio a “Le Fabrique” per celebrare i 10 anni di Colombia te quiere ver. Con lui c’erano l’assessore alle Politiche Sociali e Cultura alla salute, Piefrancesco Majorino, e l’ex compagno di squadra interista e amico Javier Zanetti.
"Sono qui a dare prova della felicità che possono vivere i bambini che noi aiutiamo grazie a voi tutti” ha detto il campione, ringraziando tutti gli italiani “che mi hanno adottato 15 anni fa quando sono arrivato da sconosciuto e supportato con la loro solidarietà in questa bellissima esperienza della Fondazione”. La festa del decennale, ha aggiunto, sarà l’occasione per “festeggiare il popolo italiano che in questi anni ci ha aiutato. Spero di poter condividere le emozioni di questo evento con tutti gli amici con i quali ho condiviso il mio percorso”.
Anche Zanetti ha parlato dell’importanza della solidarietà: “So che tipo di persona sia Ivan e che tipo di persona sia sua moglie, insieme alla quale ha voluto prendersi la responsabilità di aiutare i bambini meno fortunati. Gente come noi, come me, come Ivan, che dalla vita ha avuto tanto non può far altro che mettersi a disposizione di chi ha bisogno e con lui mi unisco al ringraziamento verso tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a dare vita ai nostri progetti di solidarietà”.
"Quella di oggi è certamente un’occasione utile per richiamare l’attenzione sul fatto che siamo di fronte a progetti che scommettono concretamente sulla felicita dei bambini e delle bambine e che promuovono i loro diritti” ha sottolineato invece Majorino. “Milano è sempre di più un luogo di incontro tra culture diverse e dove sviluppare alleanze e relazioni per realizzare progetti e iniziative per le persone in difficoltà, nella nostra città e nel mondo. E questo è un valore solidale da promuovere con decisione”.
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