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Gjergji Kajana, giornalista per passione, politico per vocazione

Scrive per diverse testate in Italia e Albania e studia Scienze politiche alla Sapienza. Sognando di poter passare dalla teoria alla pratica

 

Roma – 17 novembre 2015 – Gjergji Kajana ha 33 anni, viene da Berat e studia Scienze Politiche e Relazioni internazionali alla Sapienza. Come tesi di laurea per il corso triennale ha scelto una tesi sulle guerre dei Balcani degli anni 1912-1913 durante i quali nacque anche lo stato albanese. “Sono stato felice di discuterla proprio un 28 novembre, festa dell’indipendenza dell’Albania”. 

Come tanti studenti stranieri, anche Gjergji ha dovuto lavorare per mantenersi durante gli studi, e quindi dopo un’interruzione ha ripreso l’università e adesso gli manca poco per finire anche i due anni della specializzazione. 

Appassionato di giornalismo, Gjergji scrive per diverse testate, in albanese e in italiano. I lettori di Shqiptariiitalise.com lo conoscono bene tramite i suoi tanti articoli pubblicati negli ultimi anni. Ha collaborato o collabora ancora anche con Tirana Observer, Shekulli, Shqip in Albania, ha scritto per anni per l’organo dell’associazione studentesca Eurosapiens della Sapienza, ha collaborato con la rivista online Altitude dell’associazione Meridiani Relazioni Internazionali etc. 

Gli piace analizzare temi politici, albanesi oppure internazionali. “Chi ha studiato Scienze politiche e relazioni internazionali – spiega – non è un tecnico di nessuno di quei campi, ma avendo studiato un po’ di storia, sociologia, diritto, economia e teoria politica, diventa un buon conoscitore del complesso sociale in cui si sviluppa la realtà. Si può affermare che un laureato in scienze politiche sa dove trovare le informazioni giuste e come usarle, quindi potrebbe essere un ottimo giornalista”. 

E lei come si definisce?

“Ho la passione per il giornalismo e mi piace scrivere di temi che conosco. Sono un ottimista ma apprezzo molto il realismo e credo che questo si sente nelle mie analisi”. 

Quando ha cominciato a scrivere?

“Mi sono sempre piaciute le materie umanistiche per le quali ho sempre avuta una certa curiosità che mi ha spinto a leggere molto. Da giovanissimo mi piaceva leggere anche i giornali. Inoltre, sono vissuto nell’Albania degli anni ’90, compreso 1997, difficilissimo sì ma pieno di impulsi per un adolescente curioso. In poche parole, mi hanno spinto verso il giornalismo la curiosità verso la realtà e il desiderio di sintetizzarla. Ho scritto i primi articoli nell’organo dell’associazione studentesca Eurosapiens. In una vera testata, invece, ho scritto sulla stampa albanese, Shekulli, un’analisi sull’adesione dell’Albania alla NATO”. 

A proposito di adesioni, quando pensa che l’Albania sarà paese membro dell’Unione Europea? 

L’UE è stata molto chiara su questo punto: dopo il 2019 e comunque dopo che l’Albania faccia le riforme. Una su tutte, quella della giustizia. Da fare prima possibile, non perché ce le chiede l’Europa, ma perché fanno bene a noi prima di tutto. Penso che l’obbiettivo dell’entrata in UE faccia bene alla nostra classe politica poiché frena molti dei suoi istinti irrazionali, i quali – facciamo bene a tenerlo presente, noi albanesi – negli anni ’90 stavano portando il paese verso la guerra civile…”. 

Non è che sta pensando di entrare in politica? 

“Per il momento mi piace occuparmi di politica scrivendo di essa. – ma subito dopo, aggiunge sorridendo – Però penso che sia sempre valido il detto “Mai dire mai!”. A parte gli scherzi, non escludo la partecipazione in politica perché sono del parere che una buona politica è una missione in servizio della comunità e risolve problemi. Gli albanesi in Albania ne hanno vista poca di buona politica, quindi sono delusi dalla essa. La collegano sempre alla corruzione dei politici e alle difficoltà per una vita più dignitosa che incontrano ogni giorno”. 

Shqiptariiitalise.com

Gjergji Kajana, publicisti beratas që synon politikën (Shqiptariiitalise.com)

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