Un'ente di volontariato a Venezia specializzato in alunni stranierii con bisogni educativi speciali. "L'inclusione è una delle sfide più grandi"
VENEZIA – 29 giugno 2015 – Un organizzazione di volontariato nata negli anni ‘90 in Romania, opera dal gennaio 2015 anche a Venezia, nella difesa dei diritti degli alunni stranieri in Italia, in particolare di quelli disabili. Il suo scopo primario è il principio di uguaglianza dei diritti di tutti i bambini.
Il presidente dell' Immigration Inclusive Centre è Viorica Iachimovschi, specializzta in Scienze Pedagogiche e Scienze della Formazione, un' esperta in immigrazione e relazioni interculturali che la pensa cosi: "L'inclusione sociale è una delle più grandi sfide che l'intera società è chiamata a vincere nel rispetto di tutti i suoi membri in modo eguale’’.
"Parole come dignità , valore culturale e sociale devono essere capite, concettualizzate all'interno di un percorso unitario di integrazione, di solidarietà verso chi è più in difficoltà", dice il vicepresidente dlel’organizzazione Dan Iachimovschi, dando voce e colore ai pensieri di centinaia di persone. Le manifestazioni pacifiche sono vissute "come un punto di partenza per esprimere il desiderio delle varie popolazioni presenti sul territorio Veneziano di voler raggiungere una giustizia sociale, un'emancipazione del singolo individuo nella società generando una responsabilizzazione collettiva verso le ingiustizie sociali“.
Questo centro si occupa non solo di formare gli immigrati, ma anche di sensibilizzazione dei media, delle scuole e della opinione pubblica italiane con quella che è la cultura dell’ accolienza, le tematiche delle differenze culturali e Bisogni Educativi Speciali degli alunni stranieri e delle loro famiglie con particolare attenzione alla scuola, in quanto luogo privilegiato per l’inclusione.
L' Immigration Inclusive Centre offre molteplici servizi: dallo sportello di ascolto plurilingue al sostegno alla genitorialità, alla consulenza pedagogica, corsi di formazione online attivi in rumeno e tante altre lingue, impegnandosi in particolare nella tutela dei diritti degli alunni immigrati con Bisogni Educativi Speciali (BES), superando ogni situazione di emarginazione scolastica, diseguaglianza, discriminazione, disagio e povertà.
I cittadini romeni, genitori di alluni residenti in Italia, possono chiedere la guida operativa in lingua romena, creata esclusivamente per loro, come aiuto nel tentativo di tenere i loro figli in contatto con la lingua e la cultura di origine.
Anna Balea
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