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Kadil, dal Marocco all’Italia sulle note del Raï

L’artista dell’ Orchestra Multietnica Modenese rivisita in chiave moderna la musica della tradizione. “Il segreto dell’integrazione? Farsi conoscere”

Roma – 19 marzo 2012 – Kadil è nato 29 maggio del 1980 a Casablanca, una grande passione per la musica lo ha portato, dopo aver concluso gli studi e una laurea in lettere moderne, a lasciare il suo Paese e a trasferirsi dieci anni fa in Italia in cerca di prospettive migliori. Immigrato per scoprire nuovi suoni, senza mai dimenticare quelli di origine

“All’inizio ho fatto un po’ di tutto, il muratore, il cameriere, volantinaggio. Volevo comunque rappresentare al meglio il mio Paese, non mi piace che la gente arricci il naso alla parola “marocchino”. Ho però sempre inseguito il sogno di diventare musicista” racconta ad Alitaliya.net.

Le porte per realizzare quel sogno si sono aperte quando Kadil è entrato nell’Orchestra Multietnica Modenese, che cercava un cantante arabo. Il suo stile è il Raï, conosciuto anche in Europa grazie al grande mattatore Khaled, rivisitato in chiave moderna rimanendo comunque fedeli alle caratteristiche tradizionali.

Nel 2011 Kadil ha pubblicato il suo primo album “Bladi”, una raccolta di brani che trattano diversi temi come l’ allontanamento dal proprio Paese, l’amore, il tradimento e l’ amicizia. Ora lavora a un altro album, una nuova idea e un nuovo stile, ricco di presenze importanti e colossi del genere Raï commerciale, per accontentare i fan più esigenti.

Per chi, come lui, è un nuovo cittadino d’Italia, il musicista ha un messaggio:”Quando una persona non ci accoglie, diamogli il tempo di conoscerci. Tocca a noi dare il buon esempio affinché gli altri cambino idea”.

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ادخل واستمتع بالشاب كادل CHEB KADIL video clip original officiel ” BLADI (Alitaliya.net)

Lala Maarouf Dafali

 

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