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Lezioni di romeno nelle scuole di Ladispoli. Ed è polemica

Un’ora obbligatoria e una facoltativa finanziate dal governo di Bucarest in due scuole della cittadina laziale. Molti genitori storcono il naso, il direttore: “Un arricchimento”

 

 

 

Roma – 5 ottobre 2015 – Ormai sono 3- 4 giorni che si parla in tutta Italia delle 2 ore di lingua romena inserite nel programma di due scuole pubbliche di Ladispoli. 

A 50 km di Roma, negli istituti comprensivi Corrado Melone e Ladispoli 1, 1.230 bambini tra i 3 e i 10 anni seguono il corso di ,,Lingua, cultura e civiltà romena’’ per un’ora a settimana. Ed è anche prevista un’altra ora facoltativa, in orario extrascolastico.  Il progetto, finanziato dal Governo Romeno di Bucarest, ha scelto come primo esperimento  una cittadina dove gli immigrati sono quasi il 20% della popolazione, pe la maggioranza romeni.  

Come hanno presso i genitori questa notizia? Non tanto bene. In molti hanno protestato e continuano a farlo, dicendo che, invece del romeno, preferivano l’inglese, o tedesco. Sostengono inoltre che, per favorire l’integrazione, i nuovi arrivati devono imparare la lingua del paese ospitante e che ai loro bambini non serve a niente imparare la lingua degli immigrati. 

La stessa cosa detta dalla Lega Nord: “Ormai siamo alla follia. Invece di insegnare agli immigrati nelle nostre scuole la storia, la cultura e le leggi del nostro paese si costringono i nostri bambini a imparare lingue e culture di chi arriva da noi”  ha commentato il capogruppo alla Camera, Massimiliano Fedriga. 

Invece, il dirigente scolastico Riccardo Agresti replica chiaro: “Il corso non leva nulla alle altre discipline, anzi è un’opportunità e un arricchimento. E favorisce l’integrazione. Era tutto scritto nel programma della scuola. I genitori avrebbero dovuto leggerlo”.  

Anche i bambini italiani e romeni sono contenti e partecipano volentieri all’ora di romeno. Credono che questa cosa li possa avvicinare tra di loro, ed  è bello avere più cose in comune e non sentirsi diversi.  

Un bene o un male? Una cosa giusta o una cosa sbagliata insegnare ai bambini italiani la lingua romena?! Tante discussioni, tanti pregiudizi sia da una parte che dall’altra. Comunque, una cosa è chiara, che sono sempre più numerose le famiglie romeno-italiane sul territorio, sempre di più gli italiani che vanno a vivere in Romania, per lavoro o per altri motivi, e sempre più integrati i romeni che hanno scelto di vivere in Italia. 

E poi, dal 2012, sempre in base a un progetto del governo romeno, ad Oxford, in Inghilterra il romeno viene insegnato agli studenti di tutto il mondo ovviamente in modo facoltativo. Ma sono sempre di più quelli interessati a questa romantica lingua. 

Anna Balea

Limba romana obligatorie in 2 scoli italiene. Controverse și discuții aprinse! (Migreat.it)

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