Roma – 5 dicembre 2012 – Nelle strade della periferia milanese, tra i sogni per il futuro, colloqui andati male e nostalgia del lungo mare di Casablanca, tre ragazzi danno vita al gruppo musicale MAGHREBIZZ Youssef Chibani, Nawfal Sakr e Amine Elmoakit dal 2010 raccontano vita, emozioni, difficoltà e successi quotidiane dei giovani dell’Italia di oggi.
Nawfal, in arte N.I.M, ci spiega come sono nati i primi brani: “Dopo un mio viaggio in Marocco, dove ho incontrato alcuni amici che mi hanno aiutato a conoscere meglio il mondo del rap, abbiamo iniziato a registrare a casa alcuni pezzi scritti da You Swaag, così per gioco. Poi alcuni amici milanesi ci hanno aiutato a registrare i pezzi in studio ed è stata una grande emozione. Abbiamo fatto anche dei featuring con altri artisti della scena rap milanese, come Beaat Gunners e Lil Puzzy”.
I MAGHREBIZZ rappresentano perfettamente la fusione di due culture diverse, unendo la musica maghrebina e il rap arabo al rap italiano. Youssef scrive i testi, Nawfal compone le basi e Amine (in arte Chab Amine) è la voce principale. “Ciò che ci rende particolari è il fatto che i nostri pezzi sono bilingue, come noi, in italiano e in marocchino, ci rappresentano e li sentiamo nostri. Anche i nostri amici che non conoscono l’arabo amano il suono delle nostre parole e ci spronano a continuare”.
Progetti per il futuro? “Vogliamo dire la nostra, cercando di trasmettere emozioni alle persone che ci ascoltano e portandole a pensare a cose che spesso vengono sottovalutate. Con il nostro stile misto, che è nuova musica italiana”.
Samia Oursana