Roma – 3 gennaio 2012 – Arrivato in Italia 16 anni fa, Pape Macodou Fall alias “Mokodu” è ben noto nell’ambiente dell’arte, dove si è distinto per la sua dedizione e l’amore del mestiere. Dopo aver debuttato in Senegal come vignettista per un buon numero di testate locali, una volta qui fu tentato dalla pittura. E da allora, sono i suoi stessi quadri a parlare per lui. In questa intervista, il talentuoso artista ripercorre la sua carriera, parlando delle sue ambizioni, soprattutto nel settore della produzione.
E’ nel 1996 che ho iniziato col cinema, come attore e talent scout, e la produzione musicale (Bayefall Productions) per anni nella capitale italiana, Roma. Poi, tra le montagne dell’Emilia Romagna, ho cominciato a maneggiare il pennello ed i colori.
Cosa faceva in Senegal?
Ero vignettista per diversi giornali locali.
E’ facile per un giovane far l’artista qui in Italia? Com’è riuscito a raggiungere questo livello?
No, non credo affatto che sia facile. Per trasmettere la cultura attraverso i colori, ci vuole un sacco di ispirazione, soprattutto. Bisogna poi affrontare problemi sul lavoro e nelle esperienze di vita.
Ha appena finito una mostra a Bolzano. Può fare un bilancio delle attività?
Positivo! Gli abitanti della bella città di Bolzano hanno risposto numerosi. Ringrazio Lilli Martini della Galleria Cappuccini e il grande pittore bolzanese Max Radisson.
È la sua prima mostra?
E’ dal 2006 che ho iniziato a fare delle mostre. La cosa più importante è il pubblico che mi dà sempre il coraggio di continuare, di andare avanti nella mia arte.
Oltre alle mostre, organizza spesso eventi con artisti senegalesi. Come fa a coniugare tutte queste attività?
Rispetto, disciplina e lavoro: questi tre elementi sono la chiave per il mio successo.
Ha in programma di fare una mostra in Senegal?
Certo! Il Senegal è il mio paese. Penso che sarà presto.
Cerco sempre di concentrarsi sull’arte ed il suo universo, fare tanti viaggi, girare le gallerie del mondo intero. Intanto l’appuntamento è alla prossima esposizione, a Riccione. Quest’anno ho intenzione di organizzare la Festa dell’indipendenza del Senegal, in collaborazione con la nostra Ambasciata a Roma e con molti artisti africani e italiani. Ciò permetterà di tessere una integrazione aperta tra i due paesi, l’Italia ed il Senegal, e tutto il mondo.
Ndèye Fatou Seck (Africanouvelles.com)
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