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Pane, amore e fantasia. Il dono quotidiano di Lulzim Vulashi

Lulzim, 35-enne di Scutari, da anni panettiere a Firenze offre gratis il pane alle neo-mamme. Perché “crede nel futuro e agisce nel presente” e ricorda cosa vuol dire essere poveri

Roma – 4 marzo 2014 – Generoso, ottimista e pieno di vita. Sono tratti del carattere di Lulzim Vulashi che noti appena cominci a parlarci.

Ha 35 anni, è nato a Scutari e vive a Firenze al 1996. Oggi è panettiere e proprietario del locale “Pane, amore e fantasia” che gestisce insieme alla famiglia, e dove, oltre al pane, trovi tanti piatti caldi e del buon vino. Ma non dimentica quel che ha sofferto personalmente, e adesso che le cose vanno per il verso giusto  pensa di dare una mano agli altri: offrire il pane gratuitamente alle neomamme, finché i figli hanno 6 mesi.

Da quando si è diffusa la notizia, qualche settimana fa, a Firenze sono in tanti a parlare di lui, anche l’allora sindaco Matteo Renzi gli mandò un messaggio con tanti complimenti.  

E mentre fai due chiacchiere con Lulzim, capisci che non è nuovo a iniziative del genere. Come se dicesse la cosa più naturale del mondo, ti racconta che una volta alla settimana offre la cena a un gruppo di senzatetto. “Ogni venerdì, riempio il mio furgone di cibo e vado da loro, che si radunano alla chiesa di via Boccherini. Preparo la cena e poi me ne vado”.  “Perché voglio dare una mano, aiutare il prossimo” precisa Lulzim che ci tiene molto che il suo non passi per elemosina e offenda qualcuno.

Com’è nata l’idea di offrire il pane alle neomamme?
Adesso, in tempi di crisi, la gente pensa solo per sé, diventa egoista. Vogliamo pure aggiungere che gli italiani si piangono un po’ addosso? In concreto, l’idea mi è venuta sentendo le mie clienti lamentarsi “E come fai a mettere su famiglia di questi tempi?”, “Fare un figlio oggi? E cosa gli do da mangiare?” All’inizio, scherzando, dicevo loro “voi fate i figli,  a dar loro da mangiare ci penso io”. Dicendolo una volta due, ho pensato di farlo veramente. Perché no? Dal primo marzo tutte le donne che diventano mamme possono venire da me a prendere il pane gratis. Tutti i giorni, fino a fine agosto.

Ci racconta la sua storia?
Sono arrivato in Toscana nel 1995, quando avevo solo 16 anni. Mi piaceva molto l’arte, ma non ho potuto studiare perché dovevo lavorare per vivere. E così ho fatto. Ho cominciato a dare una mano come aiutante di un panettiere. Dopo un anno, sono entrato in società con lui. Dopo qualche tempo ho preso un forno per conto mio e poi anche una panetteria. Nel 2006 ho deciso di lasciare il forno e il negozio al centro e di prendere il locale che ho oggi, “Pane, Amore e Fantasia”

Le piace il suo lavoro?
Il mestiere del fornaio, del panettiere è difficile, faticoso. Ti alzi nel cuore della notte. Quotidianamente. Ma è la cosa più bella al mondo fare e offrire agli altri il pane e le tante buone cose che prepariamo al “Pane, amore e fantasia”. La soddisfazione dei clienti e i loro ringraziamenti valgono tutti i nostri sforzi.

Keti Biçoku

Leggi in albanese:
Pane, amore e fantasia. Dhurata e përditshme e Lulzim Vulashit (Shqiptariiitaise.com)

 

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