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Stasia e Fausto, fotografi “sotto lo stesso cielo”

A Bologna una mostra con gli scatti di Steciak e Branchi, coppia italo-polacca. “Uniti dalla passione per la Natura”

Roma – 8 giugno 2011 – Stanno bene insieme. Condividono una passione, il lavoro e la curiosità di conoscere le coppie italo-polacche, come loro. Il 16 giugno presso Consolato Onorario di Bologna, verrà inaugurata la mostra fotografica di Stasia Steciak e suo marito Fausto Branchi  intitolata “Polonia-Italia:  sotto uno stesso cielo. La natura… musica per gli occhi”.

 

La fotografia è una di queste cose che Vi ha unito oppure uno di Voi era un fotografo appassionato e poi ha coinvolto l’altro nel suo hobby?
La passione per la Natura è nei nostri cuori,fin da piccoli. Fausto ha trovato nella fotografia il mezzo per poter trasmettere ad altre persone emozioni nel vedere un animale od un fiore…da hobby poi ci fu l’occasione per passare al professionismo,imparando a fotografare dalla sala posa alle moto in pista,dai Battesimi ai Matrimoni. Queste stesse passioni ci hanno pian piano uniti..

È stato tuo marito a convincerti a fotografare “sul serio”?
Fausto è un vero esperto della fotografia, sa tutto sulla attrezzatura e sulle tecniche. Ho imparato tantissimo da lui. Ora vogliamo organizzare sui monti di Bieszczady dei workshop dedicati ai fotografi appassionati di natura, paesaggi e viaggi. Parliamo italiano, polacco, inglese e russo quindi chissà, forse riusciremmo ad creare un gruppo internazionale.

Tuo marito sembra molto interessato alla cultura e alla lingua polacca. Forse si sente ormai un po’ polacco anche lui?
Fausto partecipa molto volentieri agli eventi culturali legati Polonia e si sente polacco al 50%. Non ha mai perso un anniversario della liberazione di Bologna, dove entrarono per prime le truppe polacche, e ultimamente insieme abbiamo fotografato il rally dei motociclisti polacchi “Dalla terra italiana alla terra polacca”  (che è poi anche un verso dell’ inno nazionale polacco, composto in Reggio Emilia da Jozef Wybicki, delle Legioni di Generale Dabrowski n.d.r.).

Ti è capitato invece di conoscere gli italiani che, anche se non hanno i legami familiari o sentimentali con la Polonia si sono mostrati curiosi nei confronti della nostra cultura?
Molto spesso sento le opinioni positive sul nostro Paese. Anche davanti allo sportello delle Poste una signora mi raccontava il suo bel viaggio a Cracovia, che tra l’altro è la città più visitata dagli italiani. Al momento però personalmente non ho portato, a parte Fausto,  nessun amico italiano in Polonia. Invece mia figlia Asia con un gruppo degli amici italiani  ha passato il capodanno a Cracovia e con suo fidanzato italiano hanno decise di trasferirsi in Polonia. Mia figlia maggiore, Ela, vive e lavora a Bologna e per ora preferisce andare in Polonia per le vacanze.

Tu e tuo marito siete anche i promotori di una serie di incontri per coppie italo-polacche. Come funzionano?
Durante i nostri incontri parliamo sia italiano che polacco, scambiamo le nostre esperienze di vita quotidiana, discutiamo di questioni burocratiche ed educazione dei figli, scopriamo con piacere tanti legami (culturali, storici, commerciali) che uniscono i nostri Paesi. Il buffet è sempre italo–polacco, preparato con prodotti rigorosamente originali.

Com’è nata questa idea?
Parlando con degli amici di Fausto abbiamo scoperto che alcuni di loro hanno fidanzate o mogli polacche. Conoscevamo già alcune coppie e abbiamo pensato di invitare altre. Abbiamo conosciuto già trenta coppie, tra le quali ce n’è anche una diversa.

Diversa?
Sì. La moglie è italiana, il marito polacco.

Leggi anche:
Stasia i Fausto Branchi: Piękno jest w nich (Naszswiat.net)

Danuta Wojtaszczyk

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