Tanti i successi dell’atleta che vive a Domodossola. Ma quello alla Maratona d’Italia del 2009 fu molto particolare
Roma – 10 aprile 2015 – La vita e la carriera del maratoneta Vasyl Matviychuk sono una di quelle scoperte incredibili che fanno riflettere sul ruolo degli atleti provenienti da vari parti del pianeta, e capire meglio un mondo globalizzato fatto non più di nazioni e gruppi etnici divisi dalle frontiere, ma da un intreccio di persone che convivono e competono.
Matviychuk è nato a Bilogorodsk, in Ucraina, nel 1982, ma per gran parte dell’anno vive a Domodossola ed è tesserato per la Co-Ver Mapei di Verbania. Come dice la sua fan page di facebook, i suoi successi sono cosi numerosi che sarebbe difficile elencarli tutti.
È stato tre volte campione nazionale sui 5.000 e sui 10.000 metri. Nel 2001 ha vinto la medaglia d'oro nella divisione junior Cross Country ai Campionati Europei di Thun, in Svizzera. Nel 2008 è arrivato quinto alla Turin Marathon, stabilendo il miglior tempo personale: 2:10:36, e nello stesso anno a Pechino ha rappresentato l’Ucraina alle Olimpiadi.
Il suo tentativo, purtroppo fallito, di qualificarsi per le Olimpiadi del 2012 partecipando alla Maratona di Roma è stato immortalato dal documentario Spirit of the Marathon II. Prima, però, c’era stato un successo molto significativo: la vittoria della Maratona d’Italia.
Dopo la vittoria dell’azzurro Massimiliano Ingrami nel 1997, per dodici lunghi anni la Maratona d’Italia era stata dominata da atleti africani, tutti kenyoti . L’11 ottobre 2009 a tagliare per primo il traguardo di Carpi fu però proprio Matviychuk, riportando il trofeo in Italia.
Oggi Matviychuk continua a coltivare la sua passione per lo sport, ma da qualche mese è impegnato in una maratona ancora più impegnativa. Dallo scorso gennaio è diventato infatti papà della piccola Daria.
Marianna Soronevych
Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 2 Media: 4]