Roma – 23 gennaio 2014 – Cambia, come ogni anno, l’importo dell’assegno sociale. Un aiuto per gli anziani poveri, ma anche un riferimento imprescindibile per tutti gli stranieri in Italia.
A partire dal 1 gennaio 2014, l’assegno sociale vale 447,61 euro, che moltiplicati per tredici mensilità fanno 5.818,93 euro. Una rivalutazione, spiega l’Inps in una circolare diffusa pochi giorni fa, dell’1,2 % rispetto allo scorso anno.
L’assegno sociale spetta ai cittadini italiani o comunitari che vivono in Italia da almeno dieci anni, hanno almeno sessantacinque anni e tre mesi e un reddito inferiore al suo importo. I cittadini extracomunitari possono incassarlo solo se, oltre a quei requisiti, hanno anche un permesso ce per soggiornanti di lungo periodo, la cosiddetta carta di soggiorno.
A parte i beneficiari dell’assegno, l’importo interessa in realtà tutti i cittadini stranieri in Italia. È infatti il parametro che la legge utilizza per valutare la loro capacità economica in molte delle procedure che li riguardano.
Un extracomunitario che, per esempio, vuole rinnovare il permesso di soggiorno o chiedere una carta di soggiorno deve dimostrare che percepisce un reddito almeno pari all’assegno sociale, quindi, quest’anno, 5.818,93 euro. Se chiede un ricongiungimento familiare per far arrivare in Italia la moglie, il reddito deve essere pari almeno a 1,5 volte l’assegno, 8728,40 euro.
Il riferimento è importante anche i cittadini dell’Unione europea (romeni, polacchi ecc.) che per soggiornare regolarmente in Italia per oltre tre mesi devono dimostrare di avere risorse sufficienti a mantenersi. E il riferimento è sempre lo stesso: un reddito almeno pari all’importo annuale dell’assegno sociale: 5.818,93 euro.
Elvio Pasca