In vigore la nuova legge che prevede un documento individuale per tutti i minori, i genitori devono versare 30,46 euro per ogni figlio. La circolare del Viminale
Roma – 16 agosto 2016 – Il permesso di soggiorno baby presenta il conto ai genitori.
Lo scorso 23 luglio è entrata in vigore la legge europea 2015-2016, che, tra le altre cose, ha introdotto il permesso individuale per tutti i minori stranieri. Le norme precedenti prevedevano invece il rilascio del documento solo per ragazzi e ragazze dai 14 anni in su, i più piccoli venivano solo iscritti sul permesso dei genitori.
In realtà già dal 2013, con una sperimentazione gradualmente estesa a tutta Italia, le Questure avevano iniziato a rilasciare i permessi di soggiorno elettronici anche ai bambini. Lo facevano quando i genitori chiedevano il rinnovo dei propri permessi, nei quali erano iscritti i figli.
Quei documenti venivano rilasciati gratuitamente, senza ulteriori versamenti. Finita la sperimentazione, però, dal 23 luglio con la nuova legge i permessi per minori sono diventati a pagamento, a spese della mamma o il papà.
La conferma arriva dal Ministero dell’Interno, che con una circolare ha invitato le Questure a verificare “l’effettivo pagamento, da parte del genitore o dell’esercente la potestà genitoriale” , anche “dell’importo relativo al permesso di soggiorno individuale di ciascun minore convivente”.
La prova saranno i bollettini postali. Il genitore dovrà quindi fare un versamento da 30,46 euro per sé e uno da 30,46 euro per ciascun figlio, utilizzando un altro o altri bollettini. Su ognuno di questi, spiega il Viminale, nella sezione “eseguito da” dovranno essere indicati nome e cognome del minore.
A questo di aggiungeranno le altre solite spese: 16 euro di marca da bollo e 30 euro per Poste Italiane. Il contributo da 80 a 200 euro, invece, conviene ricordarlo, è stato cancellato e quindi non si paga più.
EP
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