Bonino: “Regolarizzare tutti i lavoratori”

Appoggio bipartisan alla proposta della leader radicale. Ordine del giorno alla Camera Roma – 23 luglio 2009 – In Parlamento c’è uno schieramento bipartisan  che chiede di estendere la regolarizzazione a tutti i lavoratori extracomunitari. Lo ha messo insieme la radicale Emma Bonino, secondo al quale “non ha senso” dare un permesso solo a colf e badanti.

Bonino oggi sul Corriere denuncia il paradosso della regolarizzazione che si sta discutendo alla Camera. “Immaginiamo che Mario e Carla Rossi gestiscano una pizzeria e abbiano assunto la signora Ibitzen Ibrahim come badante del papà di Mario e suo marito Karim come pizzaiolo. Tutti e due sono in attesa di un permesso di soggiorno, In esubero dall’ultima sanatoria”.

“Cosa succederà  a settembre?” chiede la leader radicale. “Per la legge italiana il signor Mario sarà, da una parte, un favoreggiatore per reato di clandestinità di Karim e dall’altro avrà invece le carte in regola. È assurdo”.

Dall’assurdo, spiega Bonino, si uscirebbe solo mettendo in regola tutti i lavoratori per i quali è stata presentata una domanda per i flussi, indipendentemente dal settore in cui lavorano. Lo prevede un progetto di legge già sottoscritto da parlamentari della maggioranza e dell’opposizione e che ora si trasformerà in un ordine del giorno a Montecitorio, prima del voto sul decreto anticrisi.

“Pensare di regolarizzare gli extracomunitari in base ai mestieri – continua Bonino – è davvero una cosa senza senso, prima ancora che incostituzionale. Per le colf e le badanti il governo ha previsto un mese di tempo, settembre. Per tutti gli altri extracomunitari che hanno gli stessi requisiti pensiamo possano bastare quattro mesi per avere le carte in regola”.

Nella consapevolezza, conclude, che “i problemi di questa sanatoria non finiscono certamente qui. Ormai la clandestinità è diventata retata e so per certo che tra gli extracomunitari nel nostro Paese si è creata una psicosi. Parlo proprio di colf e badanti: in questo periodo di “limbo” che le separa dalla regolarizzazione di settembre vivono barricate in casa”.