Il Segretario Nazionale Carlo Fatuzzo si schiera contro l’estensione della regolarizzazione ROMA, 6 agosto 2009 – "Il buonismo a tutti i costi rischia veramente di fare grossi danni al nostro Paese e la vicenda dell’immigrazione clandestina e il presunto pugno di ferro che questo Governo avrebbe adottato nei confronti di questo fenomeno, si rileva, alla prova dei fatti, un grosso spot che finisce per lasciare le cose cosi’ come sono, anzi per peggiorarle".
Lo afferma il Segretario Nazionale del Partito Pensionati, Carlo Fatuzzo.
"Pugno duro verso l’immigrazione clandestina -prosegue Fatuzzo- con la sola apertura per le badanti perche’ indispensabili alle famiglie italiane dal momento che svolgono un ruolo effettivamente insostituibile, ma perche’ sanare la posizione di centinaia di migliaia di altri immigrati clandestini?
La grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese sta portando alla chiusura di migliaia di attivita’ industriali, commerciali e artigianali con la conseguente perdita di innumerevoli posti di lavoro. Tanti italiani, padri di famiglia si sono ritrovati senza lavoro e con nessuna prospettiva occupazionale, ed allora dove collocare centinaia di migliaia di clandestini?".
"Chi non ha un lavoro, chi e’ giunto in Italia illegalmente, e’ giusto che torni al suo Paese – sostiene Fatuzzo – di sanatoria in sanatoria non la finiremo piu’ e daremo ai disperati di tutto il modo l’illusione che in Italia tutto si puo’, tanto prima o poi una sanatoria verra’. Ennesimo messaggio sbagliato perche’ questa e’ un’esperienza gia’ vissuta: tutte le altre sanatorie hanno richiamato ondate di clandestini che hanno scelto il nostro Paese proprio per il suo eccessivo ‘buonismo’ e nella certezza di una prossima sanatoria".
"E’ il momento di essere seri – conclude Fatuzzo – l’Italia non puo’ permettersi il lusso di continuare in una politica ondivaga, incerta e traballante in materia di immigrazione: se si vuole fermare questo fenomeno e’ necessario dare un’immagine di un Paese fermo, deciso, con leggi certe e un Governo capace di farle rispettare".