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Regolarizzazione, Governo e Parlamento al lavoro

Solo per le badanti o aperta a tutti i lavoratori? Varie ipotesi, ma il tempo stringe Roma -9 luglio 2009 – Di sicuro si farà una regolarizzazione. Ma sul come la discussione è ancora aperta. C’è l’ipotesi minima: dare un permesso solo alle badanti, ma anche quella più vasta: aprire a tutti gli stranieri che hanno un lavoro di Italia, passando per misure di contenimento quale potrebbe essere un nuovo  flussi.

Il governo, dopo l’annuncio di Elio Vito alla Camera, sembra orientato  sulla prima opzione, che potrebbe incassare il via libera della Lega. L’intervento di Vito non ha infatti allarmato il Carroccio: "Noi siamo contrari alle sanatorie generalizzate. Se il governo studia un provvedimento che non è una sanatoria generalizzata, ma è qualcosa che attiene alle famiglie, lo verificheremo”  ha detto il presidente dei deputati leghisti, Roberto Cota, dopo il question time.

Per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, “più si circoscrive il campo e più è semplice, e quindi limiterei a chi assiste ultra settantenni e persone portatrici di handicap di qualunque età. Niente regolarizzazione delle colf, su cui si può lavorare coi prossimi decreti flussi". Cauto anche il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: “Non c’e’ spazio per sanatorie per i clandestini. Si stanno valutando soluzioni utili per le famiglie. Ma senza creare danni ai principi di legalità finalmente introdotti per contrastare i clandestini.

Dal Parlamento potrebbero però arrivare fughe in avanti, come l’emendamento al decreto anti-crisi presentato ieri da quattro deputati Pdl (Granata, Perina, Mussolini e Barbieri) per regolarizzare non solo le badanti, ma tutti i lavoratori stranieri per i quali è stata presentata una domanda per i flussi. Ma l’iniziativa è stata bocciata dal presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto: "Il decreto sulle misure anticrisi ha un’altra finalità e pertanto non è lo strumento adeguato per affrontare questo problema".

Anche al Senato, intanto, si lavora a un disegno di legge bipartisan, che avrebbe una portata più vasta rispetto alle iniziative annunciate dal governo. Ieri la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro ha rinnovato l’appello per “ regolarizzare, con gli opportuni controlli, le migliaia e migliaia di stranieri irregolari che già vivono e lavorano, da clandestini, in Italia, e a cui la legge sulla sicurezza toglie ogni diritto, esponendoli inoltre, con l’introduzione del reato di ‘ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato’, a sanzioni penali".

I tavoli aperti sono tanti, ma su tutti incombe la strettezza dei tempi, perché la regolarizzazione dovrà entrare in vigore insieme alla nuova legge sulla sicurezza. Diversamente, nonostante le rassicurazioni della maggioranza, il reato di clandestinità  colpirà tutti i lavoratori immigrati irregolari, badanti comprese.

Elvio Pasca

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