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Caccia allo straniero in una fabbrica trevigiana

Un volantino consiglia l’abbattimento della "selvaggina migratoria" 

Treviso – 20 maggio – Il nord-est torna a distinguersi in fatto di atti razzisti. La città dello sceriffo Gentilini, ormai noto a tutti per le sue perle sugli immigrati (un mix di ironia, sarcasmo e discriminazione), da prova del suo spirito di cattiva accoglienza. Ma questa volta non viene da sorridere.

Un volantino che esorta alla “caccia” di zingari, romeni, albanesi ed extracomunitari in genere è stato affisso da sconosciuti nella bacheca di una grande fabbrica del trevigiano, nella zona di Pieve di Soligo. Sotto la scritta “Regione Veneto. Calendario venatorio 2007-2008”, il messaggio affisso in bacheca dichiara aperta la caccia in tutte le regioni italiane alla “selvaggina migratoria”, con armi quali “fucili, carabine di precisione, pistole di grosso calibro”, consigliando “l’abbattimento di capi giovani, onde poter estinguere più rapidamente le Razze”.

Il volantino, dichiarando contemporaneamente la sospensione della caccia ai comunisti (“specie in estinzione”), promette inoltre un “viaggio/soggiorno premio gentilmente offerto dal ministro Jorge Haider” e, “al raggiungimento dei 2000 capi abbattuti, la cittadinanza onoraria austriaca”. Uno stile insomma non certo sconosciuto, ma esce decisamente dai margini dello humor.

L’avvenuto è stato denunciato dalla Cgil di Treviso, che ha segnalato l’episodio al Prefetto, Vittorio Capocelli. “Il volantino – racconta il segretario della Camera del Lavoro di Treviso, Paolino Barbiero – è stato subito staccato dai nostri delegati. Alle istituzioni locali chiediamo di fare fronte comune per spegnere questi piccoli ma insidiosi focolai di follia verso i quali ci vuole tolleranza zero”.

A.I.

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