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Case ai rom di Milano. S’indaga per discriminazione

Il procuratore Spataro apre l’inchiesta “dobbiamo fare chiarezza”. De Corato: “Sono stupito, non c’è mai stata discriminazione”

Roma – 23 dicembre 2010 – Sembra non trovare pace la controversa situazione delle case da destinare alle 25 famiglie rom di via Triboniano a Milano.

Dopo il dietrofront del sindaco Letizia Moratti, nei giorni scorsi è arrivata la decisione del giudice di Milano che ha accolto l’esposto dei 10 rom del campo nomadi che hanno denunciato come non siano stati rispettati gli accordi presi con il comune, prefetto e regione.

Oggi invece si scrive una nuova pagina della vicenda perché il procuratore aggiunto, Armando Spataro, ha voluto aprire un’inchiesta sulla mancata assegnazione delle case ai rom,   proprio sulla base della sentenza emessa dal Tribunale  il 21 dicembre scorso (leggi anche

Il giudice: “Case popolari ai rom“)

La decisione del Giudice Roberto Bichi aveva infatti evidenziato come le uniche motivazioni dell’inadempienza dell’accordo risultavano derivare solo “dall’appartenenza all’etnia rom dei beneficiari”. Proprio partendo da questo punto che la Procura vuole indagare su eventuali comportamenti omissivi del Comune di Milano che potrebbero essere stati dettati  da  motivi di discriminazione razziale.

Inoltre la sentenza del Tribunale, prevede che entro il 12 gennaio, dovranno essere consegnati gli alloggi promessi alle 25 famiglie rom.

In un’intervista al Giorno il procuratore ha sottolineato:”L’Assegnazione di case a famiglie rom fu frutto di una scelta ben precisa dell’amministrazione quindi non si riesce a comprendere le motivazioni dell’accaduto. Dobbiamo fare chiarezza” aggiunge  Spataro, ma al momento non ci sono indagati.

Secca la replica del Vice sindaco De Corato: “ Sono stupito da quest’intervento della magistratura. Spetta alla politica decidere dei provvedimenti a riguardo e non a loro. La questione discriminazione – precisa De Corato in una nota – si sconfessa da sola, perché c’è proprio un piano finanziato dal ministero dell’Interno per riqualificare i campi autorizzati”.

Tettamanzi in visita al campo nomadi di via Triboniano
Durante la mattina l’arcivescovo di Milano si è recato in visita nal campo rom di via Triboniano.
Soffermadosi a parlare con gli abitanti della zona, Tettamanzi ha dichiarato di pregare “affinnchè si possa arrivare al miracolo che il campo del Triboniano non ci sia più, ma al suo posto una realta’ più umana e umanizzante per tutti”.
Successivamente l’arcivescovo di Milano ha proseguito la sua visita all’interno del campo, a margine della quale ha espresso il suo augurio rivolto ai bambini rom presenti: “che possiate andare tutti a scuola, essere amici fra di voi e anche degli altri”.
“Tutti quanti, nessuno escluso, dobbiamo e possiamo fare qualche passo in più” per l’integrazione, ha così concluso l’arcivescovo di Milano Tettamanzi.
Marco Iorio
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